Così si organizza la truffa di 1. U.

Così si organizza la truffa Così si organizza la truffa Metodi sofisticati, difficile scoprirli ROMA. Il problema è quello della mancanza di prove. I sindacati degli inquilini ricordano di avere raccolto tantissime denunce da parte di inquilini costretti a pagare alti affitti in nero e di avere anche intentato cause per far riavere loro quanto pagato in più. «Ma - spiegano - gli elementi di accusa a nostra disposizione sono limitati, perché quasi sempre gli inquilini non hanno documenti che possano testimoniare il maggiore esborso». Il metodo infatti più usato dai proprietari che applicano affitti in nero è quello di farsi pagare in contanti; non vogliono assegni, non accettano nessuna altra forma di pagamento che possa lasciare una traccia. L'azione avviata dalla magistratura milanese ha però restituito fiducia ai sindacati: «Con le loro indagini - dicono alcuni rappresentanti -, avremo più carte da giocare per dimostrare in un'aula di tribunale il pagamento di pigioni illegali». Al tempo stesso, però, Pallotta ricorda la necessità di una nuova legge in materia d'affitto: «E' indispensabile - dice - per riuscire a contrastare tutti quei trucchi cui ricorrono tanti proprietari disonesti». Il campionario, infatti, è piuttosto ampio. Oltre al pagamento in'contatiti, secondò il Sunia ci sono quei proprietari che esigono il pagamento anticipato della parte di affitto in nero. Un esempio recente viene da Roma, dove a un impiegato che cercava casa, un proprietario ha proposto un contratto di quattro anni: 1 milione d'affitto al mese, 300 mila legate all'equo canone e 700 mila «extra», da pagare però anticipatamente per tutti i 48 mesi di durata del contratto. Cioè oltre 33 milioni, subito e in contanti. Ancora, ricorda il Sunia, c'è chi ricorre al «trucco legale» di affittare l'alloggio ad uso foresteria o chi fa figurare un comodato gratuito per chiedere invece (e ottenere) la cifra che desidera. «Ma una forma di affitto in nero - spiega Maurilio Turchetti del sindacato Uniat - è anche quella del mancanto pagamento degli interessi sul deposito». Capita quando, prendendo in affit- to un alloggio, si versa una caparra (due, tre mensilità). Su questa cifra il proprietario dovrebbe versare all'inquilino interessi annuali, ma secondo Turchetti non accade praticamente mai: «Perché molti non lo sanno e perché altri, pur sapendolo, non lo esigono e si giustificano dicendo di voler mantenere buoni rapporti con il proprietario». Ma questi trucchi impallidiscono di fronte a quanto è capitato a una famiglia della Riviera ligure, costretta per anni a versare una parte di affitto in nero al proprietario, ma soprattutto a farlo in franchi svizzeri e in una banca della Confederazione. Corrado Sforza Fogliani, presidente della Confedilizia, sottolinea però che non mancano casi opposti, cioè di proprietari ricattati. «Capita quando a fine contratto un inquilino ottiene una proroga di un anno e poi chiede al proprietario un gruzzolo di milioni, a volte il triplo dell'affitto annuale, per andarsene subito. Non è anche questa un'estorsione?». [1. u.]

Persone citate: Corrado Sforza Fogliani, Maurilio Turchetti, Pallotta

Luoghi citati: Roma