Affitti in nero partono le denunce di Luca Ubaldeschi

MANI PULITE IN CONDOMINIO Milano, la procura della Repubblica sta indagando su almeno novanta casi Affitti in nero, partono le denunce Un giro d'affari di 3 mila miliardi wmm>mms lisi MANI PULITE IN CONDOMINIO INQUILINI, denunciate gli illeciti». Non ha avuto bisogno di molte parole, il sostituto procuratore di Milano Marco Alma, per annunciare l'offensiva contro gli affitti in nero. L'operazione è stata subito ribattezzata «pigioni pulite» e il soprannome pare davvero azzeccato. Perché, come nel caso di Tangentopoli e di «mani pulite», l'inchiesta che parte dal capoluogo lombardo (dove i giudici indagano su una novantina di casi e su un miliardo di pigioni pagate fuori equo canone) sembra destinata a estendersi a macchia d'olio, a fare luce in tutta Italia su migliaia di casi di ricatti, di affitti illegali, di contratti-capestro. E su un giro d'affari di migliaia di miliardi, naturalmente in nero. La procura milanese guidata da Francesco Saverio Borrelli prefigura reati pesanti, dall'evasione fiscale all'estorsione. E i sindacati degli inquilini confermano che non sono ipotesi azzardate. Parlano infatti di «violenze» sugli inquilini da parte dei proprietari e ribadiscono che il fenomeno ha proporzioni davvero rilevanti. «Su oltre cinque milioni di contratti d'affitto in Italia spiega il segretario generale del Sunia, Luigi Pallotta - almeno 500 mila sono in nero. Uno su dieci, ma la cifra è calcolata per difetto». Ancora peggiore è il quadro che disegna Maurilio Turchetti, segretario di un altro sindacato degli inquilini, l'Uniat: «Nelle grandi città, da Roma a Milano a Torino, la proporzione è di un contratto illegale ogni tre». Tradotte in lire, queste cifre sono ancora più impressionanti. «Contando un affitto medio mensile di 500 mila lire a equo canone - aggiunge Turchetti -, l'inquilino è costretto a pagare al proprietario almeno il doppio». Come dire che con questa proporzione, i 500 mila contratti d'affitto in nero fruttano anpuahnente circa 3 mila mitiàrdiì esentasse. Anche per questo l'appello della procura di MilanQ ha txpvàtò il pieno appoggio dei sindacati: «Ci uniamo all'invito - spiega Pallotta - e chiediamo a tutti gli inquilini ricattati di andare dai giudici, di rompe¬ re questo meccanismo illegale. Ora in Italia c'è il clima giusto per farlo». Intanto, il Sunia ha deciso di aprire in tutte le sue sedi uffici incaricati di dare assistenza a chi vuole denunciare abusi. Secondo i sindacati, sono le grandi città a offrire i casi più numerosi di contratti in nero. Anche se Turchetti invita comunque a indagare in altre realtà, come le città universitarie, dove «a tantissimi studenti vengono chiesti affitti esorbitanti per un posto letto». Ma Pallotta ricorda che per combattere gli affitti in nero bisogna prima risolvere il problema degli sfratti. «Oggi - dice - si può dare lo sfratto solo per fine contratto, mentre va concesso anche nel caso che il proprietario abbia la necessità di rientrare in possesso dell'alloggio. Negli ultimi dieci anni in Italia sono stati emessi oltre 960 mila sfratti: eseguiti, meno di 170 mila. Questo significa che spesso lo sfratto è stato sostituito da un contratto d'affitto in nero». Turchetti, comunque, ritiene che la situazione dei ricatti e dei contratti-capestro sia destinata a migliorare grazie alle legge dell'agosto '92 che ha introdotto i patti in deroga all'equo canone. Considerazioni che condivide l'avvocato Corrado Sforza Fogliani, presidente della Confedilizia, quando dice che «i patti in deroga, anche se gravati di troppi orpelli, stanno restringendo il mercato degli affitti in nero». Ma l'inchiesta dei giudici, le accuse di estorsione? «Stiamo attenti - dice - a non cadere nel malcostume della generalizzazione tanto in voga oggi in Italia. Bisogna esaminare caso per caso, non lanciare accuse generiche». Sforza Fogliani precisa che «oggi i proprietari subiscono una pressione fiscale al limite dell'espropriazione» e ai giudici che indagano sugli affitti in nero rivolge un appello: «Per favore, meno "beneficenza" nei tribunali, dove regolarmente, nelle càuke per gli affitti in scadenza, viene concessa agli mquilini la proroga di un anno che dovrebbe essere prevista solo in casi eccezionali». TANGENTOPOLI DEGLI AFFITTI OLTRE 5 MILIONI DI CONTRATTI D'AFFITTO IN ITALIA ALMENO 500.000 [UNO SU 10) SONO IN NERO 1ui»P' \jt^ 1uRv HjP" HjS*" xtzi^ "4—Szf^ '| ' ■• 'Miii— rfTi^ ifw . Ttt« ^TTT? TTTTr ^yrrr. i NELLE GRANDI CITTA", [ROMA, MILANO, TORINO] E' IN NERO UN CONTRATTO SU 3 CIRCA 3.000 MILIARDI PAGATI IN NERO OGNI ANNO (MmÈÈmBmMÈiii 1 NEGLI ULTIMI 10 ANNI, EMESSI IN ITALIA 961.241 SFRATTI. ESEGUITI SOLO 167.108 DA ESEGUIRE 794.133 Contratti-capestro I padroni di casa compiono il reato di estorsione In alto Francesco Saverio Borrelli, capo della procura della Repubblica illllll Luca Ubaldeschi

Persone citate: Corrado Sforza Fogliani, Francesco Saverio Borrelli, Luigi Pallotta, Maurilio Turchetti, Pallotta, Sforza Fogliani, Turchetti