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«Venduto a Berlusconi il castello di Miramare» Pesce d'aprile, tutti i giornali si scatenano «Venduto a Berlusconi il castello di Miramare» I burloni di tutto il mondo, ieri, si sono idealmente uniti per festeggiare il «fools day», il giorno dei pazzerelloni, insomma il primo d'aprile. Due «scherzacci», in Italia, tra i più riusciti. A Bologna un gruppo di buontemponi ha tappezzato la città di manifesti gialli in cui si annunciava un improbabile dibattito, a sorpresa, su Tangentopoli con protagonista il giudice Antonio Di Pietro. Inoltre, manifesti annunciavano che il Comune aveva deciso di regalare tremila biciclette ai più appassionati ecologisti. I centralini del Comune sono rimasti intasati. Il giornale Triesteoggi ha fatto il pesce d'aprile ai propri lettori annunciando, in prima pagina, che Berlusconi compra il castello di Miramare («Operativo dal primo aprile l'accordo raggiunto con i rappresentanti del ministero delle Finanze»), ed ha pubblicato la foto di Silvio Berlusconi. La falsa notizia è stata ospitata a pagina 6; in essa si dice, tra l'altro, che è stato previsto, per questa operazione, «un investimento di 400 miliardi per farne un centro turistico di alto livello». E all'estero? Pesce d'aprile ispirato a Tangentopoli in Giappone: un gruppo di burloni ha stampato e distribuito un giornale-copia del Japan Times con un servizio in prima pagina intitolato «Scandalo delle non tangenti». Il pezzo è centrato su un uomo politico sotto inchiesta per «non» aver accettato bustarelle che si scusa con gli inquirenti affermando che_sè--statS tutta colpa del mio segretario». Ai fanatici della corsa, in Germania, che amano fare jogging ascoltando la trasmissione radiofonica preferita, l'annuncio deve aver provocato un certo effetto: «Entra in vigore oggi a Colonia un provvedimento. Vieta a chi pratica jogging di superare i dieci chilometri orari, al fine di tutelare la tranquillità delle coppie di scoiattoli in amore». [r. cri.l