«Piazze verdi ma per tutti»

discussioni. Contro le «geometrie» del '900 nostalgia dei centri storici «Piazze verdi ma per tutti» EE città di oggi sono brutte, ma potevano esserlo anche molte città medievali, in certi periodi storici: Siena ad esempio ha raggiunto il massimo splendore nel '200, l'avessimo vista nel X secolo, senza il Duomo e piazza del Campo, ci sarebbe apparsa incompiuta. Ma le nostre città, oltre che brutte, sono anche malate e incompiute, perché costruite in fretta e in modo irrazionale. Sono frutto della rigidità dei piani regolatori, del malcostume di molti urbanisti (che volevano imporre i loro modelli di vita alla gente) e di tanti amministratori, che progettavano quartieri popolari senza pensare ai servizi per chi li avrebbe abitati. Oggi per molti politici finalmente è arrivata la resa dei conti. All'estero sono molto più avanti di noi. Negli Stati Uniti, ad esempio, a St. Louis, nel centro della città è stata ideata una piazza immersa nel verde. Le «città-satellite», in Francia, sono state create 20 anni fa. A Roma invece è stato appena ideato quel bel capolavoro di piazza Bologna, immersa nei miasmi delle auto. Siamo ancora pieni di periferie inabitabili, con palazzoni altissimi. Io amo le piazze: dovrebbero essere pedonabili, con aree verdi e servizi commerciali per i cittadini di tutte le età. Per recuperare il grande afflato collettivo delle città di un tempo. Paolo Portoghesi

Persone citate: Paolo Portoghesi

Luoghi citati: Francia, Roma, Siena, Stati Uniti