Valsesia tra arte e restauri

Foto in mostra Foto in mostra Valsesia tra arte e restauri Baite, vecchi forni, abbeveratoi, campanili, chiesette, mulattiere: questi e altri esempi di architettura tradizionale alpina sono stati tolti all'abbandono dalla Commissione «Montagna antica, montagna da salvare» della Sezione Cai di Varallo Sesia. I risultati di vent'anni di impegno sono esposti sino a domenica in Galleria Subalpina nella mostra fotografica «Trenta lavori di restauro sui monti della Valsesia». La Commissione, che ha ricevuto un diploma del Presidente della Repubblica, è nata per iniziativa di un gruppo di alpinisti di Borgosesia che, attenti alla tutela dei beni artistici, sostengono lo stretto rapporto tra alpinismo e ambiente montano. Nell'esposizione sono rappresentate preziose opere d'arte, come la cappella di San Bernardo sull'Oro di Rossa, con affreschi cinquecenteschi; l'Oratorio di San Jacu Pittu, nella valletta di Cellio, sull'antica via dei pellegrini in transito da San Giulio di Orta al Sacro Monte di Varallo; la cappelletta della Beata Panacea, affrescata dagli Avondo, sull'Alpe Cavurgo. Le foto testimoniano anche interventi su archi e ponti in pietra, statue, meridiane, case in legno, fienili. E ancora: un mulino e un forno funzionanti sino al '45 in Val Vogna. Gli alpinisti-volontari, per valorizzare il patrimonio artistico della valle, organizzano anche gite guidate. [m. t. m.]

Persone citate: Avondo, Orta

Luoghi citati: Borgosesia, Cellio, Sacro Monte, Varallo