Milan fuori è la prima resa
Coppa Italia: la Roma resiste dopo il gol di Eranio e toglie ai rossoneri la possibilità del Grande Slam Coppa Italia: la Roma resiste dopo il gol di Eranio e toglie ai rossoneri la possibilità del Grande Slam Milan fuori, è la prima resa Cervone nelfinale para un rigóre a Papin MILANO. Addio grande slam. Nel pieno rispetto della tradizione, la Roma elimina anche questa volta il Milan e conquista la doppia finale di Coppa Italia. Cede di misura, la squadra di Boskov, in dieci dal 77' (espulso Garzya). La salvano il cuore di tutti e la spavalderia di Cervone, pasticcione nelle uscite ma provvidenziale in più di un'occasione, a cominciare dal rigore che Papin si procura e calcia a tre minuti dal termine. Ligio al copione, il Milan si butta sotto, e Jpp zompa addosso a Comi. Un segnale. Ordinata e puntigliosa, la Roma si dedica troppo ad alzare barricate, e troppo poco a stuzzicare gli assatanati rivali. Due ammoniti in nove minuti, Giannini (fallo su Gullit) e Maldini (forbice su Muzzi). Di Haessler il primo tiro, parato. La pressione dei campioni schiuma di rabbia, ma tutti i valichi sono presidiati in forze. Comi, splendido, scandisce il fuoco di sbarramento. Benedetti monta la guardia a Gullit, che Capello schiera in attacco, al fianco di Papin, braccato da Garzya. Le corsie sono sigillate a destra da Piacentini (su Lentini) e a sinistra da Aldair (su Eranio, preferito a Massaro). Haessler, Caniggia e Muzzi saltabeccano da Tassotti a Maldini, senza dimenticare Costacurta e Baresi. Bonacina cura Ri- jkaard e Giannini si misura con Albertini. Il ritmo è notevole, e l'impegno spasmodico. Un'incornataflipper di Benedetti e un'acrobazia pacchiana di Cervone determinano pericolose mischie. Alta, all'8', una rovesciata di Gullit. Fuori bersaglio, al 21', una sventola di Giannini e, al 32', una punizione dello stesso Ruud. Il Milan avanza a spallate, un cross dopo l'altro. Su uno di questi, al 36', Rijkaard costringe Cervone a una trafelata respinta. Si scatena una bolgia che porta all'ennesimo corner (37'). La parabola di Albertini, tesa e liftata, scavalca tutti e viene raccolta, dall'altra parte, da Eranio, il cui destro trova un varco prodigioso e fila dritto nell'angolo opposto. L'atmosfera è da Circo Massimo. Boskov avvicenda Muzzi, infortunato, con Tempestilli, spedito nel settore di Lentini. Piacentini scala su Maldini. La Roma, adesso, esce dal guscio, e Caniggia, cui gli ultras milanisti riservano un fitto lancio di ortaggi, alla faccia della sportività, sfiora il palo. Gullit e Papin vanno al tiro, di piede e di testa, creando scompiglio. Si gioca sui nervi. Alla ripresa, la solfa non cambia. Contropiede, laborioso, della Roma (e comunque Costacurta rimedia in extremis su Canig- già); arrembaggio, furioso, del Milan: Lentini, servito da Gullit, sparacchia in curva, Cervone si oppone brillantemente a Papin, smarcato da Maldini (49') e poi Albertini, eluso Comi in palleggio, scarica a lato (52'). Lentini, Gullit e, soprattutto, Rijkaard ci provano da lontano, ma Cervone è sempre lì, bersaglio dei tifosi più beceri, che lo omaggiano anche di un petardo. Tempestilli, ammonito, lascia i tacchetti su una caviglia di Costacurta. Dentro Nava. Giannini, che Boskov ha inviato stabilmente nella zona di Rijkaard, boccheggia. E anche Bonacina soffre il crescendo di Albertini, travolto da Haessler, destinata¬ rio del quarto «giallo». Tutti nella metà campo della Roma. Generosità, tanta. Lucidità, poca. Gullit si muove molto. Maldini fa l'ala. Papin invoca munizioni. I fili spinati di Boskov obbligano i berlusconiani a tortuosi itinerari. Il Milan, esausto, non riesce a liberare un uomo sotto porta. Clamoroso quel che succede al 74': Baresi abbatte Piacentini, che resta a terra. La Roma, intanto, conquista un angolo, e proprio mentre Haessler lo batte e Giannini lo trasforma in gol, di testa, Pezzella va ad ammonire Piacentini. Mica è finita qui. Capello gioca la carta Massaro (via Eranio), e al 77' la Ro- ma resta addirittura in dieci: l'arbitro, casalingo, abbocca a un volo scandaloso di Lentini ed espelle Garzya, reo di un'entrata forse gladiatoria, ma di sicuro non criminale. Apriti cielo. Rissa, e ressa, dei romanisti intorno a Pezzella e al guardalinee: Cervone e Giannini mulinano pericolosamente le mani. Staffetta tra Giannini e Rizzitelli. Rossi salva su Piacentini. Poi la scena madre del rigore, all'87' (fallo di Comi su Papin, dopo una stangata di Gullit, smorzata appena da Cervone). Il portierone strega Jpp, la Roma è in finale. Roberto Beccati tini Una partita vibrante: espulso Garzya i giallorossi in dieci nei minuti finali ITALIA l,ORE 20,30 E STASERA IL DERBY TORINESE JUVENTUS TORINO PERUZZI 1 MARCHEQANI TORRICELLI 2 BRUNO MAROCCHI 3 SERGIO BAGGIO D. 4 MUSSI KOHLER 5 ANNONI JULIO CESAR 6 FUSI CONTE 7 SORDO GALIA 8 FORTUNATO VIALLI 9 AGUILERA BAGGIO R. 10 CASAGRANDE DI CANIO 11 VENTURIN Arbitro: Sguizzato In panchina: JUVENTUS -12 RAMPULLA, 13 DAL CANTO, 14 CARRERA, 15 SARTOR, 16 RAVANELLI In panchina: TORINO - 12 DI FUSCO, 13 SOTTIL, 14 ZAGO, 15 SILENZI, 16 FOGGI Andata: TORINO - JUVENTUS 1 • 1 O MILAN m ROMA S.ROSSI 6 Li CERVONE 8 TASSOTTI 5,5 GARZYA 6,5 MALDINI 6,5 ALDAIR 7 ALBERTINI 6,5 BONACINA 6,5 COSTACURTA 6 S. BENEDETTI 6,5 (62'NAVA) sv COMI 7 F. BARESI 6 MUZ2I sv LENTINI 5 (38'TEMPESTILLI) 5,5 RIJKAARD 6,5 HAESSLER 6,5 PAPIN 5 CANIGGIA 6 GULLIT 6 GIANNINI 6 ERANIO 6 (85'RIZZITELLI) sv (75'MASSARO) sv PIACENTINI 6,5 AILCAPELLO 6 All.: BOSKOV 7 Arbitro: PEZZELLA 5 Reti: 37' Eranio. Espulsi: 77' Garzya. Ammoniti: 2' Giannini, 9' Maldini, 60' Tempestllli, 64' Haessler, 74' Piacentini. Spettatori: paganti 49.786 per un incasso di un miliardo 523.824.000 lire. Gullit (sopra) tenta di sfuggire al controllo di Giannini A fianco la delusione di Papin
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