Sestriere una sfida lunga quattro anni di Gigi Mattana

Via ai lavori per i Mondiali di sci del 1997 Via ai lavori per i Mondiali di sci del 1997 Sestriere, una sfida lunga quattro anni TORINO. La Grande Corsa è cominciata ufficialmente ed è piacevole osservare come, in questi mesi infelici di veleni, colpe e sospetti, ci sia un'Italia che ha fiducia nel lavoro e vuole ben figurare. Con i Campionati del Mondo di sci alpino che si svolgeranno dal 5 al 16 febbraio 1997 a Sestriere e in Alta Valsusa, il Piemonte non solo ospiterà la più rilevante manifestazione sportiva regionale di tutti i tempi; non solo potrà dare un nuovo assetto ambientale, turistico e sociale al polo sciistico più importante del proprio territorio, ma tornerà ad essere un laboratorio di idee. Per la prima volta infatti andrà a segno una felice commistione fra potere pubblico e industria privata; entrambi, Regione Piemonte e Sestrieres spa, hanno fortissimamente voluto e ottenuto l'assegnazione dei Mondiali e insieme porteranno avanti i lavori. E' indubbio che per raggiungere un obiettivo di alta qualità (gare e piste splendide, buona ospitalità, infrastrutture alberghiere e viabilità che facciano entrare il Piemonte nel novero dei comprensori sciistici più appetibili del mondo) servono altri aiuti. «Infatti - dice Daniele Cantore, assessore regionale al Turismo pensiamo di concordare con il governo la preparazione di un progetto strategico per il 1997, che faccia riferimento alla nuova legge 488/92 e che prevede interventi straordinari anche nel settore turistico». Mancano meno di quattro anni all'appuntamento, ma la giornata di ieri ha costituito una data importante, con la presentazione dei comitati per i Mondiali. Un comitato d'onore, presieduto dal Presidente della Repubblica; un comitato per i Campionati guidato dall'assessore allo Sport della Regione e for¬ mato a larga maggioranza dai sindaci delle valli di Susa e elusone; un comitato organizzatore presieduto da Giovanni Alberto Agnelli che a sua volta nominerà un comitato operativo che farà capo alla Sestrieres spa. Sono importanti, dicevamo, queste scelte, perché testimoniamo la volontà di impegno in prima persona del potere pubblico piemontese; la scelta Fiat di entrare con tutto il suo know-how nel campo turistico e per quantità di investimenti e per il nome di chi guiderà l'operazione (e Giovanni Agnelli jr. ha annunciato il proprio impegno totale purché tutte le parti in causa si comportino con uguale volontà costruttiva); il riconoscimento di capacità alla Sestrieres perché non ricordiamo che mai una manifestazione sciistica del genere abbia avuto come volano una società che gestisce impianti di risalita, bensì sottocomitati con spartizioni di posti fra le varie forze economiche e politiche della vallata. Lavori enormi, problemi enor¬ mi, ma anche tanti assi nella manica, specie dopo i Mondiali giapponesi di Morioka che hanno mostrato come a volte le scelte della Fis (i massimi vertici federali ieri erano tutti presenti) siano dettate da motivi almeno un po' alieni dalla logica sportiva. Dal punto di vista tecnico la scelta di Sestriere è ineccepibile. Sessant'anni di tradizione turistica e agonistica con la disputa di decine di gare di livello mondiale; un comprensorio che, con minimi aggiustamenti, potrebbe essere già pronto domani a ospitare i Mondiali; spostamenti minimi, grande concentrazione degli appuntamenti con arrivi delle gare sulla porta di casa. «Il puro costo dell'organizzazione - dice Giuseppe Alberto Zimino, amministratore delegato della Sestrieres - ammonterà almeno a 30 miliardi. Saranno necessari lievi lavori alle piste, ma è certo che la nostra libera maschile della Banchetta farà dimenticare tante "autostrade" in voga oggi, e miglioramenti agli impianti di risalita fra cui un collegamento facile e diretto con Sansicario, dove si disputeranno le gare veloci femminili mentre tutte le altre competizioni saranno concentrate a Sestriere. Cesana e Sauze d'Oulx forniranno un utile supporto per gli allenamenti». Ma la garanzia di uno svolgimento perfetto dei Mondiali (Sestriere vive nel contesto della Via Lattea, con oltre cento impianti di risalita, 400 chilometri di piste, quasi mille cannoni per l'innevamento programmato) non raggiungerà la sua piena valenza se non miglioreranno le infrastrutture, e i benefici dovranno toccare tutti i Comuni in quota delle valli di Susa e Chisone. Gigi Mattana

Persone citate: Daniele Cantore, Giovanni Agnelli, Giovanni Alberto Agnelli, Giuseppe Alberto