Sfar Trek inventa una nuova lingua

Sfar Trek inventa una nuova lingua Parlato nei telefilm dagli abitanti di Vulcano, ora ha un vocabolario e una grammatica Sfar Trek inventa una nuova lingua Si chiama Klingon, è un impasto di giapponese e yiddish L'IDIOMA VENUTO DALLO SCHERMO A Star Trek, il fortunato serial televisivo finito anche sul grande schermo, nasce un nuovo linguaggio. E' quello dei vulcaniani, gli abitanti del pianeta Vulcano dal quale proviene Spock, l'alieno con le orecchie a punta che aiuta i terrestri dell'astronave Enterprise nel loro vagare per lo spazio. La nuova lingua si chiama Klingon, è composta da lettere e vocali che sembrano mescolate alla rinfusa ed è fatta di suoni strangugliati e da sibilanti aspre che sputano saliva da tutte le parti (ai neofiti viene raccomandato di munirsi di fazzoletti), con reminiscenze che vanno dal giapponese allo yiddish. Un linguaggio adatto a una cultura di guerrieri, dove non esistono le parole «bello» o «carino», ma espressioni decise come «Cosa vuoi?», «Arrenditi o muori». A inventare il Klingon (di cui si parla sull'ultimo numero di «Time») fu Marc Okrand, all'inizio degli Anni 80, quando i produttori di Star Trek stavano cercando qualcuno che desse un suono ai dialoghi tra i vulcaniani. Okrand prèse la cosa sul serio, creò un vero vocabolario con tanto di regole grammaticali un po' stravaganti e sofisticate ma linguisticamente valide, benché sia «un genere innaturale dal punto di vista umano» (le frasi in Klingon, ad esempio, seguono una bizzarra sintassi oggetto-verbo-soggetto). Nel 1985 Okrand pubblicò «Il dizionario di Klingon», con parole e regole, che finora ha stampato 250 mila copie e sta andando fortissimo. L'ultima trovata è «Conversazioni in Klingon», dove Okrand e Michael Dorn (che sostiene la parte di un tenente in «Star Trek, la prossima generazione») insegnano come insultare i nemici o chiedere dov'è il bagno quando si visita l'Impero di Klingon. Il successo di questo prodotto è forse inferiore allo stupore che ha colto l'inventore e l'editore di fronte al fatto che i seguaci del «cult» Star Trek studiano e parlano realmente il linguaggio, anche se impararlo è una vera faticaccia. Con sorpresa Okrand è stato avvicinato da studenti entusiasti e sottoposto a un fuoco di sbarramento di Klingon parlato scorrevolmente. Anzi, semmai proprio l'inventore è stato qualche volta colto a parlare in modo non proprio adatto l'idioma dei guerrrieri con la fronte perennemente corrugata. Intanto il linguaggio è diventato un fatto di costume. Alcuni corsi informali sono stati intrapresi in alcuni istituti universitari. Alcuni studiosi del linguaggio hanno tentato di cambiare lo «spelling», altri di estrapolare nuove regole grammaticali. In Pennsylvania è sorto un Istituto di lingua Klingon, che conta 200 membri e pubblica una rivista intitolata «HolQeD» (Linguistica): «Era una cosa partita quasi per gioco» sostiene il fondatore Lawrence Schoen, che talvolta usa il Klingon nei corsi di lingua in cui insegna. Ma ora «HolQeD» include articoli di studiosi, parole crociate e altre iniziative. Grazie ai media, l'istituto è ora sommerso di richeiste di affiliazione da tutto il mondo. Qual èil motivo, alla base del successo? «Forse il fatto che il mondo "Klingon" permette di pensare come un guerriero» ha sostenuto un portavoce della casa editrice del vocabolario. Paolo Querio Spock, il personaggio dei telefilm che proviene dal pianeta Vulcano e parla la lingua Klingon

Persone citate: Lawrence Schoen, Marc Okrand, Michael Dorn, Okrand, Paolo Querio, Spock

Luoghi citati: Pennsylvania