Settimo omicidio nel mondo gay romano

Roma, gli inquirenti stanno cercando il suo più assiduo accompagnatore, un uomo di venticinque anni Roma, gli inquirenti stanno cercando il suo più assiduo accompagnatore, un uomo di venticinque anni Settimo omicidio nel mondo gay romano Un pensionato omosessuale è stato strangolato nel suo letto ROMA. E' morto nudo sul suo letto strangolato da mani che lui pensava amiche. Giancarlo Carnevali, un pensionato di 63 anni conosciuto per le sue tendenze omosessuali, è in due anni il settimo caso di omicidio che sconvolge l'universo gay della capitale. Il corpo senza vita di Carnevali con una cravatta stretta intorno al collo e un cuscino premuto sulla faccia è stato trovato ieri mattina dalla domestica che ha dato l'allarme. Secondo gli investigatori la morte risalirebbe alla notte scorsa, quella fra lunedì e martedì. Le amicizie omosessuali dell'uomo erano conosciute da vicini e amici. Alcuni di loro hanno raccontato che negli ultimi tempi l'uomo frequentava assiduamente un giovanotto di 25 anni, un bel tipo dai capelli castani. Una amicizia «particolare» nata forse dopo la morte della moglie avvenuta circa quattro anni fa. Prima di rimanere vedovo Carnevali conduceva una vita tranquilla, tra la palazzina si- gnorile del quartiere Trieste dove abitano anche le due sorelle e gli uffici della Banca dell'Agricoltura di cui era funzionario. Anche allora però non mancavano le voci sulla sua omosessualità. La squadra mobile sta ascoltando i parenti, la domestica e gli amici per ricostruire le ultime ore di Carnevali e avere un quadro più chiaro della situazione. Il movente, come sembra dai primi controlli, potrebbe essere stato il furto di oggetti di valore. Nella stanza non sono state trovate tracce di colluttazione. Le indagini in un primo momento si sono rivolte verso il ragazzo castano che la cameriera ha indicato come uno dei più assidui accompagnatori del Carnevali. Ma l'uomo aveva un giro di «amicizie» vasto e mutevole e potrebbe essere difficile trovare l'assassino. Si ripeterebbe così quello che è avvenuto negli altri 6 omicidi a sfondo omosessuale rimasti ancora impuniti. Solo per l'uccisione di Giancarlo Abbate, legato nudo al letto e poi strangolato, venne arrestato un tunisino. Ancora libero invece il cameriere polacco del costruttore Emiliano Del Rio, il maggiore indiziato dell'omicidio. Anche Del Rio fu strangolato dopo essere stato legato con del filo elettrico. Nessuna traccia nemmeno per gli assassini del regista televisivo Vittorio Melloni, accoltellato il 3 ottobre scorso, dell'attore Giuseppe Sorrentino trovato bruciato il primo novembre, di Andrea Agliata accoltellato il giorno di san Silvestro, del cartomante famoso a piazza Navona, Walter Norbert Hemymann, finito anche lui a coltellate. Tutte storie che hanno alcuni denominatori comuni. Gli omosessuali uccisi erano tutti di una certa età, amavano la compagnia di giovani accompagnatori, hanno quasi tutti trovato la morte prima o dopo aver consumato con il loro partner, e forse assassino, una notte d'amore. Somiglianze che potrebbero far pensare, secondo Franco Grillini, presidente dell'Arcigay a un "serial killer". «Potrebbe essere la stessa persona - spiega Grillini - oppure uno stesso gruppo di persone. Nel primo caso sarebbe difficile capire il movente perché di solito chi uccide a ripetizione è un folle. Nel secondo caso invece non scarterei l'ipotesi di un gruppo di malviventi comuni che adesca queste persone facendo finta di prostituirsi e poi le uccide dopo averle derubate». Ma gli investigatori escludono per ora in base agli indizi raccolti in questi casi che queste sette morti portino tutte la firma della stessa persona. Maria Corbi Era un ex funzionario di banca vedovo da quattro anni con un vasto «giro» d'amicizie Walter Hemymann (da sinistra), il mago di piazza Navona e il regista televisivo Vittorio Melloni uccisi a coltellate

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