Addosso con ironia di Emanuela MinucciGiuliano Ferrara

Rivincita delle bretelle: anche i giovani le amano Rivincita delle bretelle: anche i giovani le amano Addosso, con ironia Torino è una delle città italiane che più vivono questo fenomeno Le parigine Léonard: un'opera d'arte con cui reggere i pantaloni La rivincita delle bretelle. Le «spalline» tanto care al nonno stanno lentamente soppiantando la cintura. Voglia di classico o ennesima trasgressione modaiola? Dipende da come le si indossa: Armani ad esempio le propone sul gilet o, vezzo dei vezzi, a ciondoloni. Un fatto, comunque, è certo: era da anni che quest'accessorio non godeva di tanta popolarità. Per la precisione dalla metà degli Anni Ottanta: periodo in cui spopolavano gli ironici modelli a stelle e strisce d'importazione statunitense. Oggi l'assortimento di novità si presenta ancora più ricco: si va dalle mini-bretelle per pantaloni ascellari (quelli creati da Gaultier) alle versioni old-fashioned con tanto di «cavalierino» in pelle, al posto della «tecnologica» clip (Trussardi). Non mancano i modelli astratti, firmati dai designer, ideali per giovani «creativi» (Memphis). Ma come reagiscono i torinesi al «bretelle-revival»? «Benissimo, credo infatti che la nostra città sia fra le principali promotrici di questo ritorno - dicono da Baiotti, piazza San Carlo 198 -, da noi c'è una grande richiesta sia di modelli classici sia di versioni trasgressive». Per esempio? Le azzardate creazioni di Memphis (87 mila lire) o le bretelle su cui si rincorre la soave faccia della Gioconda, ambita idea-regalo. Fra le novità più raffinate, invece, troviamo le parigine Léonard: un po' più care delle altre (140 mila lire), ma quasi una piccola opera d'arte con cui reggere i calzoni. «Io le propongo coordinate al farfallino - precisa il titolare di Baiotti -, è un'accoppiata riuscita. Se abbinate alla cravatta, invece, perdono fascino: troppe macchie di colore verticali». La stessa legge cromatica vale per le «importanti» cravatte di Hermes (198 mila lire da Olimpie, piazza San Carlo 176) realizzate nelle fantasie più tradizionali della griffe parigina. Non hanno dubbi amletici tra papillon e cravatta, invece, i giovani che apprezzano le bretelle Levi's: «Al posto della clip hanno il bottone col marchio 501 e sono ideali per i pantaloni in denim» dicono alla Jeanseria di via Lagrange 25/e. Inoltre hanno un prezzo modico (19 mila lire) e sono disponibili in azzeccate tinte come il rosso «Giuliano Ferrara» e il blu melanzana. I giovanissimi, però, s'incapricciano pure delle romantiche fantasie liberty: «Non è raro vendere ai teen-ager le bretelle Turston a disegni cachemire» dicono all'Esploratore Azzurro (via Roma 315). Ancora clientela «in erba» per le bretelle a prezzi politici di Arsenico & Breakfast (via Gaudenzio Ferrari 12): costano 13 mila lire, ricordano quelle del nonno (tinta unita, finiture in pelle), ma i ragazzini le infilano sotto le giacche modello smoking per andare in discoteca. L'ironia comincia proprio dalle bretelle. Emanuela Minucci Giuliano Ferrara, giornalista televisivo, è un fedele e assiduo fan delle bretelle

Persone citate: Armani, Baiotti, Giuliano Ferrara, Trussardi

Luoghi citati: Memphis, Torino