Quattro poli cercano leader

Quattro poli cercano leader Quattro poli cercano leader Progressisti, cattolici, sinistra e leghe Per le elezioni comunali si stanno delineando quattro poli: democratico progressista e laico che comprende pds, psi, psdi, parte degli ambientalisti, pri, pli e radicali; cattolico (de); sinistra del «no» al referendum (Rete e Rifondazione); Leghe. Dice l'on. Beppe Garesio, che dalla scorsa settimana è uno dei nove membri della segreteria nazionale al fianco di Giorgio Benvenuto: «Stiamo lavorando per trovare un accordo di "Alleanza progressista". Mercoledì a Roma parteciperò ad un dibattito con Chiaromonte, Salvadori ed altri per lanciare l'Alleanza a livello nazionale». E a Torino? A giudizio del deputato socialista, la «rifondazione» del partito si sta avviando anche sotto la Mole: martedì si riunirà la direzione provinciale. Discuterà del nuovo tesseramento (il costo d'iscrizione salirà da 50 a 100 mila lire per i redditi bassi, e sino a 300 mila per quelli più alti), ma anche del nuovo segretario, incarico sul quale il psi sta discutendo se Franco Tigani debba ritirare le dimissioni o passare il testimone al presidente Atm, Giorgio Permetti. «Parleremo anche di elezioni al Comune» dice Garesio che precisa: «Oggi tutti sanno qual è il nostro programma per la città: parte da quello concordato con pds e verdi quando si trattava di votare Marzano sindaco. Allora fallì, ma le necessità di Torino, con qualche correzione, rimangono le stesse. Il problema è politico: il pds deve scegliere tra l'Alleanza progressista e Novelli, "sponsorizzato" da Rete e Rifondazione». Gli uomini della Quercia rinviano il problema al dopo referendum. «Abbiamo un comitato di garanti - afferma il segretario Sergio Cbiamparino - e siamo in attesa che arrivino indicazioni su una rosa di possibili candidati alla guida della città». Nei giorni scorsi era circolata la voce che il pds puntasse su Valentino Castellani, docente del Politecnico, «con il favore del Cardinale». Ma la Curia lo smentisce. Nella de circolano ancora i nomi di Ernesto Olivero, fondatore del Sermig, e di Luigi Rossi di Montelera, ex sottosegretario e imprenditore. Infine la Lega che a Torino si è spaccata. Gipo Farassino, leader fedele a Bossi, non vuole scoprire le carte. Si limita a dire che Claudio Barbesino, ex presidente dei giovani industriali, non è il candidato-sindaco del Carroccio. Ma Barbesino potrebbe essere rilanciato dall'on. Pioli, il quale dopo l'abbandono del Senatur sta pensando ad una «Lega alternativa» anche sotto la Mole Antoneltìana. [g. san.] L'onorevole Beppe Garesio dalla scorsa settimana è membro della segreteria nazionale del psi

Luoghi citati: Chiaromonte, Roma, Torino