Lottano in tre nello 250 ma pensano già alle 500

Lottano in tre nello 250 ma pensano già alle 500 MOTOMONDIALE w Capirossi, Biaggi e Romboni al GP d'Australia Lottano in tre nello 250 ma pensano già alle 500 EASTERN CREEK. Sono in molti a giurare che il Motomondiale (la cui prima prova si è disputata nella notte sulla pista australiana di Eastern Creek) sarà segnato dalla loro presenza, probabilmente dalle loro imprese e, forse anche, da qualche polemica innescata dalla rivalità che dovrà per forza esplodere. Massimiliano Biaggi, Loris Capirossi e Doriano Romboni (citati in doveroso ordine alfabetico) sono i tre ragazzetti terribili che minacciano di mettere a soqquadro il Mondiale più combattuto, quello della 250, e che possono regalare agli appassionati italiani momenti di autentica felicità. I tre hanno in comune l'essere piloti ufficiali della Honda seppure sotto le insegne di squadre diverse. E comunque sono piloti obbligati a puntare al titolo iridato. Per loro Yoichi Oguma, primo responsabile dell'attività sportiva della Honda nel motociclismo, ha già previsto un avvenire roseo: «Uno di questi tre - ha detto - rappresenta il futuro della Honda nella 500». Oguma non rivelerà nemmeno sotto tortura su quale dei tre piloti punta la maggior Casa motociclistica mondiale; nemmeno lascia intendere se questa promozione dovrà passare attraverso la conquista del titolo nella 250. Loro, però, questa responsabilità dicono di non sentirsela addosso né di avvertire una presunta rivalità: «Sono avversari come gli altri», dicono fingendo abilmente, ma quando si fermano ai box nel corso delle prove, davanti al monitor che segnala i tempi, lo sguardo di ciascuno si posa sempre con un'attenzione particolare sui nomi dei compagni-avversari. II più esperto è Romboni, ha compiuto 24 anni l'8 dicembre, alle corse in moto ci è arrivato perché affascinato dalle imprese del conterraneo Lucchinelh' (sono nati l'uno a Follo, l'altro a Ceparana, due paesi confinanti in provincia di La Spezia); qualche sfida con gli amici, poi la pista. Carattere chiuso, è quello che con maggior difficoltà riesce a controllare i propri umori: un purosangue un po' irrequieto, ma con tanto talento. Nel '90 ha vinto due GP della 125, poi ha tentato subito l'avventura nella categoria superiore. Il più famoso è Capirossi. Vincendo il titolo della 125 nel 1990, quando non aveva ancora 18 anni (è nato il 4 aprile del 1973), è diventato primatista di precocità. E' un fenomeno anche per come sa gestire con naturalezza il proprio personaggio. Tranquillo, sorridente, cordiale, in pista è un vero diavolo. Il più arrembante è Biaggi, arrivato al motociclismo quasi senza volerlo. Il suo obiettivo era diventare calciatore, poi per caso provò una moto a Vallelunga andando più veloce di tutti gli amici che stavano con lui. Da lì ha bruciato le tappe diventando rivelazione del mondiale. E passando poi al team di Kanemoto in sostituzione di C a dal ora. Nelle prove Biaggi, Capirossi e Romboni sono diventati subito gli uomini da battere, ma con quali possibilità di vincere il titolo? Abbiamo girato la domanda a Cadalora. «Ciascuno ha la capacità di conquistare il mondiale: il più dotato di talento è Romboni, ma se dovessi rischiare dei soldi per una scommessa punterei su Capirossi: ha la maturità che gli deriva dall'aver già vinto due mondiali. Biaggi ha un grosso vantaggio, corre in una squadra con la quale non si può perdere». E l'ultima sessione di prove prima del Gran Premio ha visto, nelle 250 ce, la pole position di Capirossi che ha superato di 2 millesimi di secondo Biaggi. Nella 500 il texano Schwantz (Suzuki) ha preceduto l'iridato Rainey (Yamaha) e l'australiano Beattie (Honda), finito davanti al sempre più consistente binomio formato da Chandler e dalla Cagiva. Luca Cadalora, risolti in parte i problemi alla Yamaha, è risalito al decimo posto. Nella 125, dove ha svettato lo spagnolo Girò con l'Aprilia ufficiale, l'italiano Vitali si è fratturato ulna e radio del braccio destro rimasto bloccato nel tentativo di controllare una paurosa sbandata della sua Honda. Carlo Canzano

Luoghi citati: Australia, Follo, La Spezia