Bonn lutti all'Opera Va in scena Gorbaciov di Emanuele Novazio

un «colpo» di del monaco Bonn, lutti all'Opera Va in scena Gorbaciov un «colpo» di del monaco BONN DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Mikhail Gorbaciov sarà protagonista di un'opera a cura di Giancarlo Del Monaco, sovrintendente a Bonn. Non è più soltanto un progetto, al quale Del Monaco pensava già da qualche mese: l'ex Presidente sovietico ha accettato la proposta con entusiasmo, cedendo all'«Oper Bonn» tutti i diritti. Del Monaco lo ha incontrato mercoledì scorso, per due ore, all'aeroporto di Francoforte: Gorbaciov era appena arrivato da Mosca, e stava per ripartire alla volta del Canada, dove ha in programma una serie di conferenze. Sarà una nuova forma di teatro d'opera: un'intervista messa in musica dal compositore tedesco Franz Hummel, realizzata davvero con Gorbaciov e trasferita poi sul palcoscenico. Un attore lo interrogherà leggendo un testo preparato da un drammaturgo e un giornalista: ma se l'ex leader sovietico sarà presente alla «prima» in programma l'anno prossimo (lo ha promesso), resterà fra il pubblico. Anch'egli sarà infatti imper- sonato da un attore, sulla scena: «Un attore che non dovrà però rassomigliargli, perché non si dovranno fare mascherate», sottolinea Del Monaco. Michail Gorbaciov , non ha esitato, l'offerta lo ha subito interessato e coinvolto: «Gli ho detto che gode di un grande prestigio nel mondo dell'arte, perché anche lui è un artista nel senso più puro della parola, anche lui ha dato la libertà ai popoli. E ha una fisionomia tutta speciale, che dà fiducia alla gente». E poi, Gorbaciov era un grande ammiratore di Mario del Monaco, il padre di Giancarlo, un tenore molto amato a Mosca dove gli venne conferito l'ordine di Lenin al merito accademico: nel '59, quando del Monaco cantò al Bolscioì, c'era anche Gorbaciov ad appaludirlo. Prima dell'estate dunque il progetto dell'«intervista in forma musicale» - o dell'«opera sotto forma di intervista» - comincerà a essere realizzato, con un nuovo incontro a Mosca fra Del Monaco e l'ex capo del Cremlino. Ma nei progetti del sovrintendente dovrebbe esse- re soltanto la prima di una serie, che potrebbe comprendere altre «interviste» a Fidel Castro e perfino a qualche personaggio negativo come Idi Amin o Bokassa, perché «sarebbe l'occasione di una riflessione sul male della storia». «E' un nuovo modo di fare teatro», insiste Del Monaco, «voglio portare la storia nel teatro d'opera ma da un punto di vista odierno, senza personaggi inventati o seminventati». Per cambiare, innovare: «Il teatro in musica ha bisogno di lavorare molto sull'attualità politica, su personaggi della politica o dell'arte che condividono la nostra vita. Sto pensando anche a un'intervista "postuma" col giudice Falcone». Ma è Gorbaciov, forse, il mo dello vero di questa svolta nel mondo dell'opera: per la riso nanza che la sua personalità e la sua immagine continuano ad avere dappertutto; e per l'im patto politico ed emotivo che il suo nome ha conservato, anche dopo la caduta e l'uscita di scena. Nell'intervista parlerà di sé, della sua vita, delle sue vittorie e della sconfitta che lo ha costretto ad abbandonare la politica attiva. Ci saranno, insieme, l'uomo di Stato protagonista della più grande avventura po litica e sociale del dopoguerra, le sue riflessioni d'osservatore di una realtà complessa; e l'uomo privato, il Gorbaciov-individuo. Una sfida, forse, anche per lui. Emanuele Novazio Gorbaciov ieri in Canada

Luoghi citati: Bonn, Canada, Francoforte, Monaco, Mosca