Genoa e Sampdoria fra i sospiri di Bruno Bernardi

Genoa e Sampdoria ira S sospiri DERBY DELLA LANTERNA Rossoblu e blucerchiati per salvezza e Uefa in una sfida che soltanto un anno fa profumava d'Europa Genoa e Sampdoria ira S sospiri Una società è in vendita, l'altra da rinnovare GENOVA DAL NOSTRO INVIATO C'è chi lo definisce il «derby della mutua». Come il polemico Stefano Tacconi, un po' perché dovrà soffrire in panchina e un po' perché Genoa e Samp sono incerottate. I rossoblu non disporranno di Padovano, i blucerchiati di Walker e Lombardo. Sven Goran Eriksson dice che la classifica non conta: «C'è l'orgoglio e ci sono in palio punti pesanti. La forma dei nostri tre nazionali è una garanzia. Vincerà chi saprà restare lucido». E il presidente Paolo Mantovani, che per la prima volta potrebbe assistere al derby in... trasferta, vuole ricostruire una Samp competitiva: in partenza Katanec e Walker, tra i possibili arrivi Platt ed Evani. Opzionato Reinhardt, Borussia Dortmund. Se è vero che questo 810 derby non sarà sullo stesso piano di quelli della scorsa stagione, quando le due genovesi erano in corsa in Europa, l'interesse comunque non mancherà per i diversi obiettivi: salvezza e zona Uefa. Marassi sarà esaurito. Aldo Spinelli conta su un grosso incasso. E avrebbe promesso un premio triplo: 120 milioni da dividere fra i 16 giocatori. Intanto progetta il futuro. Stanco e avvilito per la contestazione, ribadisce l'intenzione di cedere la società, per una cinquantina di miliardi. In attesa di compratori (si fa il nome di Giacomo Cattaneo Adorno, ma l'interessato non si dichiara per ora disponibile), sta pensando di affidare il Genoa a Sogliano con la carica di presidente di facciata. Spinelli si defilerebbe, pur restando padrone. Sogliano tornerà a Genova per la 3a volta. E dovrà gestire una squadra che, se anche eviterà la retrocessione, perderà Fortunato (Juve), Panucci (Milan) e Skuhravy (Marsiglia?). E Claudio Maselli? Spinelli smentisce l'interessamento per Marchioro (Reggiana) e intende dare fiducia all'ex allenatore della Primavera. Maselli è perplesso: «Mi sento più portato a guidare i giovani». Per ora cerca punti-salvezza e spera di allungare la sua imbattibilità anche nel primo derby da mister: «Da giocatore non l'ho mai vinto. Sarà un sofferenza in panchina». C'è meno tensione rispetto ai suoi tempi, ma Maselli ritiene che la situazione di classifica ri¬ lancerà antiche rivalità. Reputa Skuhravy l'uomo-derby per il Genoa che, in casa, non batte la Samp dal'67. Tra i sampdoriani teme Mancini: «E' il miglior calciatore italiano. L'unico che può fermare Roberto è lui stesso. Spero che la doppietta in Nazionale lo abbia appagato». Mancini è caricatissmo: «C'è il derby? Me n'ero dimenticato. Stavolta è avvantaggiato il Genoa, che vuole riscattare il 4-1 dell'andata». E ricambia Maselli dicendo che, da ragazzo, fece il tifo per lui quando giocava nel Bologna. Per quel Bologna tifava anche Pagliuca, ma ora Maselli è un avversario e il portiere vuole batterlo «per stabilire un primato personale, vincere due derby di seguito». L'altro gli è rimasto impresso più per il lancio di rotoli di carta igienica che per il poker blucerchiato: «Dissero che fui io a provocare i tifosi rossoblu. Una bugia». Il suo incubo è Skuhravy. «Perché contro di me non è mai riuscito a segnare», tocca ferro Pagliuca. Dopo la parentesi palermitana, il portiere si è subito calato nel clima della s tra citta dina: «Per tre giorni avevo altro a cui pensare. Ora i tifosi si fanno sentire. Qualche genoano ci invita a non infierire. Maselli ci fa i complimenti per scaricarci. Ma se un pareggio, sulla carta, fa comodo ad entrambe, sul campo è inconcepibile. Non ci interessa affossare il Genoa, ma punti-Uefa». Vierchowod, il terzo nazionale, si professa antigenoano e sogna il colpo di grazia ai cugini: «I tifosi rossoblu sono maleducati e ci insultano per strada. La Samp ha un altro stile». E Signorini, da Pegli, lo rincalza: «Sono passionale come Pietro e antisampdoriano. Ho goduto al gol di Koeman a Wembley». Alla faccia del fairplay. Bruno Bernardi Signorini, capitano del Genoa, dice a Vierchowod: «Noi maleducati? No, siamo solo molto passionali»

Luoghi citati: Dortmund, Europa, Genova, Marsiglia