fiorisce un Nargiso e fa bella l'Italia

Davis: scacciati i fantasmi di Maceiò, col Brasile vince anche Camporese Davis: scacciati i fantasmi di Maceiò, col Brasile vince anche Camporese fiorisce un Nargiso e fa bella l'Italia MODENA DAL NOSTRO INVIATO Il fantasma di Maceiò non era poi così terribile e spaventoso. Era uno straccetto bianco, una favola per i bambini. Lontani da D'Artagnan e dalla sua tromba, dalla terra rossa, dal samba, lontani dalla spiaggia e dal fiato caldo della torcida, i poveri brasiliani non hanno assunto le sembianze del drago che nasce dai dolorosi ricordi e diventa un mostro cattivo e invincibile. La prima giornata della sfida di Coppa Davis con il Brasile, che l'anno scorso ci aveva umiliati e derisi, è finita due a zero per la nazionale azzurra del tennis, bello e facile, tranquillo, una passeggiata fra petali di rose. Forse aveva ragione Camporese, anzi aveva ragione del tutto. Tre a zero per noi e tutto finito dopo il doppio, aveva detto il giovanotto sollevando qualche occhiata di perplessità, se non addirittura di dubbio. E invece, se esiste una parvenza di logica in questo sport così legato all'incertezza, oggi le trombe azzurre, anche quelle federali, potranno suonare il loro inno alla vittoria. Non crediamo che Camporese e Nargiso, in doppio, dopo quel che abbiamo visto ieri, e cioè concentrazione e buona condizione atletica, possano avere dei problemi contro i vecchi Motta e Roese, che pure le suonarono ai nostri a Maceiò ma che sul velocissimo tappeto di Modena non dovrebbero avere scampo. Le inquietudini della vigilia, a dire tutta la verità, riguardavano più Nargiso che Camporese. Al giovane napoletano, sulla carta, spettava il compito più duro, almeno sotto il profilo psicologico. Doveva aprire la sfida, affrontare i fantasmi, combattere i mostri contro Oncins, il numero uno del Brasile. In realtà Oncins, 37° nelle classifiche mondiali, è temibile solo sulla terra. Sul veloce è una creatura indifesa, un timido topolino. Nargiso ne ha fatto un boccone solo, in tre set e in poco più di due ore, e stavolta siamo doppiamente contenti. Primo perché ha lanciato lo sprint a Camporese, se così possiamo dire, trascinando l'Italia del tennis a un piccolo passo dalla vittoria, e secondo perché ci ha offerto l'occasione buona per parlare bene di lui, cosa che non è capitata molto spesso in passato. Ieri Nargiso non si è arrabbiato con se stesso, non ha fatto scena con il pubblico, non ha insultato i morti e le ombre. E' stato bravo a spegnere Oncins, che per la verità si è spento da solo commettendo ben sedici doppi falli, una sciagura, anzi un bel regalo; ma soprattutto, correndo come un leprotto, Diego ha dimostrato notevoli progressi sul piano atletico, cosa su cui non tutti erano disposti a giurare. Nargiso da quest'anno si allena con Vittorio Crotta al Circolo della Stampa di Torino, ed è evidente che la situazione gli ha giovato. A vederlo c'erano la mamma e il papà, la sorella, la fidanzata Carlotta, tutta la fami- glia. Baci e abbracci, una bella giornata. Addio Maceiò. «Avevo paura, prima del match, però ho trovato uno che aveva più paura di me», ha detto Diego alla fine. «Però ero sicuro di vincere, magari al quinto set: adesso passo la racchetta a Omar». Camporese, rassicurato dalla prova del compagno e soprattutto dal risultato che non lo lasciava con l'acqua alla gola, ma gli apriva limpidi orizzonti, ha affrontato Mattar, su questa superficie il vero numero uno dei brasiliani, e si è complicato un po' la vita perdendo il secondo set. «Sì, ho avuto qualche problema a trovare la palla. Era difficile contenere Mattar. Ho vinto il primo set grazie alla condizione fisica: ma poi il brutto momento è passato e non c'è stata più partita», ha detto Camporese dopo la vittoria. Tre ore spaccate, poteva anche andare peggio. Capitan Panatta sembrava Gongolo. «Nargiso aveva il compito di conquistare il punto. C'è riuscito con grande praticità. Camporese rispetto a Mattar è di un'altra categoria. Però quando sta due metri fuori dal campo vale il numero 200 al mondo, quando gioca dentro il 20». Cario Coscia Risultati: Nargiso-Oncins 7-5, 6-2, 6-3; Camporese-Mattar 7-6 (7-4), 4-6, 6-2, 6-1. Oggi: dalle ore 15 il doppio (Camporese-Nargiso contro I Motta-Roese). Diego batte Oncins in soli 3 set e lancia lo sprint a Omar che supera Mattar. E oggi c'è il doppio Nargiso (a destra) e Camporese oggi insieme contro Motta e Roese

Luoghi citati: Brasile, Italia, Modena, Torino