Costa fa guerra ai bollini
Il ministro della Sanità sconfessa il decreto del suo predecessore, ma ai sindacati non basta l Il ministro della Sanità sconfessa il decreto del suo predecessore, ma ai sindacati non basta l tosili fa guerra ai bollini «Li cancellerò dall'anno prossimo» ROMA. Tramonterà definitivamente dal primo gennaio '94 il tanto contrastato sistema dei «bollini» sanitari per 12 milioni di assistiti esenti da ticket. E, nel frattempo, il numero dei bollini verrà aumentato da 16 a 21, ed ancora fino a 26 per chi abbia più di 70 anni, con una maggiore spesa di circa 200 miliardi. Lo ha annunciato ieri sera il ministro della Sanità Raffaele Costa, al termine di una burrascosa giornata che ha avuto momenti di tensione tra il governo e i rappresentanti delle Regioni, convenuti a Roma appunto per affrontare i maggiori nodi del decreto delegato sulla sanità predisposto dal precedente ministro Francesco De Lorenzo. Con questa iniziativa Costa ha voluto dare un segnale preciso sulla sua volontà di cambiare rotta ragionevolmente su molte questioni, di fronte alla marea montante di critiche e all'avvicinarsi della tornata referendaria del 18 aprile che comprende anche l'abrogazione dell'infausto provvedimento. «I bollini sono frutto di una mentalità perfida», ha affermato ieri il segretario del psi Giorgio Benvenuto, mentre un secco altolà è stato dato da Carlo Sizia, presidente della confederazione nazionale dei medici ospedalieri (Cimo). «Vanno rivisti e al più presto - sostiene Sizia - numerosi punti della riforma, almeno i più odiosi e controproducenti. Altrimenti si avranno gravissime ripercussioni per i medici, gli ospedali e gli altri presidi sanitari, ma soppratutto per i malati». Giorgio Alessandrini, segretario confederale della Cisl, ha definito «semplicemente ridicola» anche la decisione di aggiungere altri 5 bollini ai 16 già previsti: «Per il '93 va garantito il rinnovo dei bollini senza alcuna limitazione». ..... Così Costa, dopo un colloquio con Amato, ha precisato che riferirà oggi al Consiglio dei ministri sulla complessa materia e che, per assumere decisioni definitive, attenderà fino a martedì le proposte preannunciate ieri dalle Regioni. «I provvedimenti - ha aggiunto - saranno presi subito dopo, forse già mercoledì. Certamente il sistema dei bollini finirà con la fine dell'anno, ma non vedo come sia possibile cancellarlo sbrigativamente quando già per il '93 è entrato in vigore». Nel coraggioso dietro-front sui bollini, il ministro della Sanità ha tenuto conto dei rilievi espressi dalla Corte dei conti, «in parte discutibili, ma sicuramente seri». «Proprio per questo - ha osservato - ci siamo mossi nella direzione non solo di integrare il numero dei bollini, ma di dare compiuta assistenza a chi ne ha più bisogno. Ci vuole più equità e giustizia, ma occorre stare in guardia: infatti, accanto a chi agisce per il rispetto della legge, come sta facendo la Corte dei conti, e a salvaguardia dei diritti dei cittadini meno dotati, vi è chi, su diversi fronti, agisce in maniera intempestiva, pretendendo che si ritorni subito al tutto gratuito o quasi per tutti». Nella riunione tra governo e Regioni non è stato affrontato il problema del versamento di 85 mila lire a carico dei cittadini con redditi più elevati per pagare il medico di base, mentre si è discusso del servizio di emergenza legato al numero telefonico 118. L'attivazione del 118 sarà possibile in seguito «ad un aggiustamento, dopo un piccolo braccio di ferro con la Sip, che ha concesso 30 linee, un numero non soddisfacente, ma in ogni caso importante per partire». Su tutto, peraltro, le Regioni vogliono far sentire la loro voce. La politica sanitaria, ha rilevato il presidente della Conferenza dei presidenti regionali Ferdinando Clemente di San Luca, «non può essere gestita da Roma a colpi di editti». Sono le Regioni, ha spiegato, gli organismi a diretto a contatto con la realtà dei cittadini e a conoscenza, meglio di tutti, delle esigenze locali. Gian Cario Fossi
Persone citate: Carlo Sizia, Cimo, Ferdinando Clemente, Francesco De Lorenzo, Gian Cario, Giorgio Alessandrini, Giorgio Benvenuto, Raffaele Costa, Sizia
Luoghi citati: Roma
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