In arrivo il supershow E' il Giro di Berlusconi

Fininvest vuol far dimenticare la Rai Fininvest vuol far dimenticare la Rai In arrivò il supershow ¥ il Giro di Berlusconi Tre elicotteri, un aereo e moto-video Telecronista sarà il figlio di De Zan Ieri Adriano Galliani, amministratore delegato dalla Bti, che produrrà per la Fininvest il Giro d'Italia (23 maggio-13 giugno), ha presentato a Milano la «creatura», strappata alla Bai con un contratto di 4 miliardi all'anno per 2 anni firmato con la Bcs-Gazzetta dello Sport. La maglia rosa, dintorni e contorni, andrà in onda su Italia 1, in tre fasi al giorno: la più interessante sarà quella centrale, dalle 15 per almeno due ore, con copertura a priori più lunga per tappe di montagna e altre clou. E' stato chiarito che il palinsesto di Italia 1 dipenderà dal Giro, nel senso che qualsiasi esigenza oraria della corsa troverà ospitalità, se necessario in diretta, sulla rete. La spesa di 10 miliardi è appunto volta ad avere e dare, del Giro, proprio tutto, con il materiale tecnico affittato dal Tour de France. Ci saranno tre elicotteri (uno per le riprese, due per i segnali), un aereo, tre moto-video per riprendere la testa, il centro e la coda della corsa, due moto-audio con a bordo i giornalisti Giacomo Crosa e Claudio Di Benedetto (e i due avranno comunque una minitelecamera sul casco), due moto-audiovideo per registrazioni speciali. Dall'ammiraglia potrà collegarsi in audio Francesco Moser. Telecronista all'arrivo sarà, prestato da TeleMontecarlo, Davide De Zan, che sarà aiutato da Giuseppe Saronni. Le telecamere mobili saranno 5, quelle fisse 6. Begia di Popi Bonnici. Ogni mattino, alle 10,30 e per un'ora, Cesare Cadeo curerà un pre-corsa con interviste, curiosità eccetera. La sera, dalle 22,30, Paolo Ziliani curerà un post-corsa sempre di un'ora, all'insegna anche dello humour. In tre serate il Giro sarà al centro della puntata del Maurizio Costanzo Show: da Rieti, da Capo d'Orlando e dal Sestriere. Sono inoltre previsti a Italia 1 interventi sul Giro di personaggi di altri reti Fininvest, nonché passaggi del Giro su queste altre reti. Tre robusti spot pubblicitari all'inizio, a metà e alla fine di ogni collegamento, poi soltanto cosine di pochi secondi, e niente negli ultimi 30' della tappa. Non si è parlato di spettacolo in piazza, di concorsi, di siner- gie varie. Ma molte cose sono allo studio. La Rai dava il Giro e basta, Italia 1 si vuol dare al Giro. La Rai avrà a disposizione un breve filmato della tappa, da trasmettere non prima delle 20. Grosso sforzo, buone premesse. Naturalmente tutto è da verificare nella realtà di ogni giorno. E su tutto il rispetto dei valori tecnici della corsa. Per il quale rispetto non bastano riprese impeccabili, come siamo certi verranno prodotte, ci vuole anche un senso, un sentimento pieno dello sport: insomma, un Appello del Martedì sul Giro sarebbe ima bestemmia. Il ciclismo è pronto a dare tutta la sua riconoscenza al Giro di Berlusconi, ma dal Giro di Berlusconi attende mia specie di miracolo, comunque possibile: la modernità più spinta insieme con la tradizione meglio rispettata. Va da sé che i ciclisti e tutti quelli della loro compagnia dovranno essere attori all'altezza dell'interessante (a priori) teatro mobile che i tempi nuovi e i modi vecchi (della Bai) hanno fatto nascere, [g. p. o.j Galliani, amministratore delegato della Rti, che produrrà il Giro per la Fininvest, e (lato) Francesco Moser, commentatore della corsa

Luoghi citati: Italia, Milano, Rieti, Sestriere