Per Alenia raggiunta un'intesa

Per Alenici raggiunta un'intesa Ieri a Palazzo Chigi, dopo una «sei giorni» di trattative ininterrotte Per Alenici raggiunta un'intesa Gli esuberi ridotti a 2400 (nessun licenziamento) ROMA. E' stata raggiunta a Palazzo Chigi, dopo sei giorni ininterrotti di trattativa-fiume, l'intesa sul piano triennale di riorganizzazione produttiva dell'Alenia. L'accordo è stato concordato tra i sindacati di categoria Fiom, Firn, Uilm e i rappresentanti di Alenia, Finmeccanica, Intersind. L'azienda aerospaziale del gruppo Irì-Finmeccanica aveva annunciato all'inizio dell'anno 5143 esuberi che si sono ora ridotti a 2400 grazie al «piano difesa» (prevede uno stanziamento di 1600 miliardi) varato dal governo che consente il rientro di 1900 posti dì lavoro. Inoltre, la stessa Finmeccanica ha individuato 500 nuovi posti di lavoro e 300 opportunità di mobilità nel gruppo. Per la gestione delle eccedenze, l'Alenia potrà anche contare sul recente disegno di legge per l'occupazione che ha esteso la mobilità prolungata fino al pensionamento nel settore della difesa e in tutto il territorio nazionale, potendo così risolvere la posizione di 1300 lavoratori. Per altri 1100 addetti si ricorrerà alle dimissioni incentivate. Per gestire invece il transitorio sovradimensionamento degli organici, l'azienda ricorrerà alle fermate collettive per 120 unità, alle riduzioni di orario di lavoro con i contratti di solidarietà per altri 600 lavoratori e per il resto alla cassa integrazione straordinaria per non oltre sei mesi ovvero per la durata dei programmi di formazione professionale. Un comunicato della presidenza del Consiglio rileva infine che l'accordo «prevede un'equilibrata riorganizzazione delle attività industriali, con particolare riguardo ai livelli occupazionali in Campania». «Per Alenia questo accordo si concreta nella possibilità di riprendere l'attività aziendale in condizione di efficienza produttiva e di positive relazioni industriali». Lo afferma Finmeccanica per la quale l'intesa raggiunta «pone fine ad una vertenza lunga e complessa che offriva margini assai stretti entro i quali conciliare l'efficienza economica dell'azienda con le conseguenze sull'occupazione che la crisi del settore determina». Per Finmeccanica, «la soluzione è stata trovata anche grazie all'impegno del governo che, senza derogare ai severi criteri di gestione della spesa imposti dalle condizioni della finanza pubblica, ha accelerato la realizzazione di investimenti necessari al rafforzamento ed all'ammodernamento delle dotazioni difensive del Paese». Soddisfazione per l'intesa raggiuntaè stata espressa anche dai ministri Baratta e Cristofori e dalle tre organizzazioni sindacali. [r. e. s.]

Persone citate: Cristofori

Luoghi citati: Campania, Roma