Senza lavoro

Senza lavoro Senza lavoro Sos di Amato ai Paesi Cee FERRARA. «La disoccupazione che attraversa l'intera Europa è il segno più vistoso della malattia dell'economia europea che abbiamo la responsabilità di guarire». Le cause? Ritmi di sviluppo «troppo esigui». La soluzione? A livello globale, «investendo le politiche economiche, finanziarie, industriali, di ricerca e d'innovazione». Così il presidente del Consiglio Amato ha aperto i lavori del seminario dei ministri del Lavoro Cee sulla formazione professionale. Il vecchio continente è ormai davanti ad un bivio. «O riusciamo a svilupparci di più o diventiamo un malato inguaribile che si trascinerà con sé anche i Paesi dell'Europa orientale». La realtà è sotto gli occhi di tutti. «Ora la disoccupazione riguarda tutti i Paesi europei e non solo aree deboli come il Sud d'Italia o parti di Grecia e Irlanda». Rivolgendosi ai ministri del Lavoro presenti al convegno, Amato ha poi approfondito tre questioni da lui ritenute fondamentali: formazione dei lavoratori, protezione sociale e organizzazione dei mercati del lavoro. Amato ha sottolineato l'esigenza di «dotare i Paesi di sistemi formativi che consentano ai lavoratori di non essere cancellati da evoluzioni tecnologiche». Amato ha poi difeso la protezione sociale come «simbolo di civiltà», chiarendo che in Europa si è giunti ad un livello irrinunciabile anche in futuro. Sull'organizzazione dei mercati del lavoro si è detto favorevole ad una «più elevata possibilità di negoziato tra le imprese e le parti sociali». Polemico il commento di Trentini «E' auspicabile che Amato abbia parlato a se stesso».

Persone citate: Trentini

Luoghi citati: Europa, Grecia, Irlanda, Italia