MONTALE E' UN FARCITORE HA UN'ONTA NEL SUO NOME

LA POSTA IN GIOCO LA POSTA IN GIOCO MONTALE E' UN FARCITORE HA UN'ONTA NEL SUO NOME tutti viviamo in te. Concioffossecosacché. Ho già notato che in questi nostri piccoli esercizi di irriverenza, il poeta che ispira le maggiori vendette è Carducci, e questo succede anche con le farciture di Prada: San Martino latte e vino. La nebbia, agl'irti colli, dalla piana dei polli piovigginando sale - noiosa mica male -, e sotto il maestrale che scende dal crinale urla e biancheggia il mar, come vediam dal bar; Si vede la scuola epigrammatica in certe farciture, come questa di Ungaretti: Mattina turchina. M'illumino d'immenso. E rumino un bisenso. Qui è successo qualcosa, come Prada pubblica epigrammi sull'arte contemporanea, nel Corriere della Sera: sarà un caso, ma questo suo gioco mi pare che conservi un che di epigrammatico. Lui lo ha chiamato «raddoppio poetico»; io preferisco «poeti farciti»: la sostanza non cambia. Si tratta di prendere una poesia e aggiungere a ogni verso un verso a rima baciata, come se si trattasse di un commento a parte. Un esempio, dalle Ariette di Metastasio: Dovunque il guardo io giro, da Biandrate all'Epiro, immenso Dio, ti vedo, ancor che non mi siedo: nell'opre tue t'ammiro, nell'aere ti respiro, ti riconosco in me, se pur non sia gran che. La terra, il mar, le sfere (anco le parrucchiere) parlari del tuo potere su l'immenso Quartiere: tu sei per tutto, e noi, uomini, donne e buoi, vedete: per questioni di a capo (dovrei dire enjambernent, ma non sempre si ha voglia di dire parole così), Prada si prende la libertà di abbandonare la rima baciata: il gioco lo ha inventato lui, può fare come crede (e in questo caso, più che una farcitimi avremo ima guarnizione: nel senso dolciario, e non idraulico o meccanico). Si ritorna alla farcitimi con Quasimodo: Ed è subito sera. Aspetto la cassiera. Ognuno sta solo sul cuor della terra e dentro le pene d'amor si rinserra, trafitto da un raggio di sole, anche se la capoccia gli duole: ed è subito sera. La scalogna più nera! L'ultimo esempio che voglio riportare è una farcitimi di Antonio Delfini: Noi viviamo come possiamo. Noi viviamo - vizio d'Adamo! - di unapaura così sicura totale anale assoluta previssuta invereconda, che ci circonda senza remissione. Con qualche rottone.

Persone citate: Antonio Delfini, Carducci, Metastasio, Quasimodo, Ungaretti

Luoghi citati: Biandrate