FINISCE IN LACRIME L'AMORE DI NIETZSCHE di Anacleto Verrecchia

FINISCE IN LACRIME L'AMORE DI NIETZSCHE FINISCE IN LACRIME L'AMORE DI NIETZSCHE La «fuga» di Salomé nel romanzo di Yalom MILANO. Nuovi soci per la casa editrice «Neri Pozza». Alla società Athesis, si affiancano la Longanesi e la G.D.P. Editrice, finanziaria della «Gazzetta di Parma» e già socia della Longanesi nelle case editrici Guanda e Corbaccio. In onore di Chiappelli FIRENZE. A quasi tre anni dalla scomparsa, allievi e colleghi commemorano Fredi Chiappelli, fra i maggiori studiosi di italianistica, con una raccolta di saggi, Forma e parola (Bulzoni, pp. 662, L. 100.000). Il volume (con un ritratto di Chiappelli scritto da Filippo Grazzini) sarà presentato il 26 marzo, ore 17,30, all'Accademia della Colombaria, da Rosanna Bettarini, Riccardo Bruscagli e Jean-Jacques March and. TUTTI hanno scritto su Nietzsche, anche i pazzi e i capiscarichi, anzi questi più degli altri. Mancavano solo i romanzieri, ma ora anche questa lacuna è stata colmata. Vi ha provveduto Irvin D. Yalom con il suo romanzo E Nietzsche pianse (Rizzoli, pp. 363, L. 34.000). Il titolo non rivela niente di nuovo, perché il superuomo Nietzsche, anche se andava mostrando i muscoli sui monti della Liguria e dicendo che aveva la forza di spezzare in due la storia, non fece altro che piangere. Nell'immensa bibliografia nietzscheana, però, che tranne poche eccezioni riesce inutile e insopportabile, il libro di Yalom non è assolutamente la cosa peggiore. Anzi ha il pregio di farsi leggere con trasporto. Ed è tutto dire. I personaggi sono quasi tutti reali e il romanzo è ambientato nella Vienna del 1882, dove il confessionale dei chierici sta per essere sostituito con quello degli psicanalisti. Nello studio del famoso medico ebreo Josef Breuer, amico e maestro di Freud, si presenta Nietzsche, reduce dalla tempesta passionale per Lou Salomé. Ha le ossa rotte e accarezza, lui assertore dell'amor fati, l'idea del suicidio. Ma anche Breuer, infrenesito per una ragazza molto più giovane di lui e per giunta sua paziente, naviga in mezzo ai marosi. L'unica differenza è che Breuer sa che cosa sia l'alcova, mentre Nietzsche, per usare un'espressione di Giordano Bruno, si è sempre accontentato di «fottimenti aerei». A parte questo, i due sono fatti per intendersi. «Spazzare il camino»: così Breuer chiama la sua cura catartica, che consiste nell'indurre il paziente a confessarsi e a vuotare il sacco dei propri segreti. Ma se gli è stato facile spazzare il «camino» della sua bellissima Bertha Pappenheim, ora deve nondimeno rendersi conto che il camino di Nietzsche è talmente otturato, che non si Piccoli saggi negli Oscar MILANO. Nuova sezione negli Oscar, «Piccoli saggi», titoli fra le 120 e le 200 pagine, con sovraccoperta, a 8 mila lire. Primi titoli: L'unghia del drago. Schegge di saggezza orientale (a cura di Edi Bozza), Eureka. Discorso su un universo possibile (E. A Poe), Pensieri (Leopardi), Le vie dello spirito (Lamparelli), Metafisica della sessualità (Schopenhauer). Sermonti legge «Il Paradiso» RAVENNA. Vittorio Sermonti, sabato 3 aprile, alle 21, legge e presenta nella basilica di San Francesco il XXXIII canto del Paradiso dantesco (Sermonti ha appena curato da Rizzoli /( Paradiso di Dante, con la revisione di Cesare Segre, dopo L'Inferno e // Purgatorio, con la supervisione, quest'ultimo, di Gianfranco Contini). Nella basilica di San Francesco si svolsero (settembre 1321) i funerali di Dante. La manifestazione è organizzata da Comune di Ravenna, Centro Relazioni Culturali, Associazione industriali. Centro dantesco dei Frati minori, Rizzoli, Apt. «Coppia» (1914): un disegno dil'Jgon Schìele riuscirebbe a scrostarvi un po' di fuliggine neppure con lo scalpello. Il filosofo è diffidente e il suo analista cerca invano di scandagliarne l'animo. Così essi giocano una partita a scacchi in chiave psicologica, senza che mai l'uno perda di vista le mosse dell'altro. Sembrano due manguste della dialettica. Alla fine, Breuer ha un'idea sorprendente e risolutiva: scambia i ruoli e assume lui la parte del paziente. Confessa a Nietzsche tutti i propri tormenti, ma sinceramente e non per finzione, e così riesce non solo a infrangere l'impenetrabilità del suo interlocutore, ma anche a provocare in lui una liberatoria catarsi emotiva. Nietzsche piange, ma questa volta non so¬ 10 in senso figurato. Scoppia in «singhiozzi» come una ragazzina. E' anche «gravido» e ritorna in Liguria per partorire il suo Zarathustra. A proposito: l'Italia pullula di pizie nietzscheane. Come mai non si è ancora scritto un libro sulla nascita di Zarathustra in Liguria? Il libro di Yalom ha più l'andamento di un dialogo platonico che di un romanzo vero e proprio. E' un libro statico, per così dire, perché manca l'azione. Solo nel capitolo 20, quando i due si recano prima nel cimitero centrale di Vienna e poi vanno a passeggiare in una zona vicina, 11 racconto s'impenna e spicca un bellissimo volo. Qui siamo all'aperto e il vento, quel bel vento che a Vienna arriva dalle Il Libraccio fino alle 24 MILANO. Inaugurata in piazza Duomo, nel Duomo Center, la prima libreria aperta fino a mezzanotte (per ora il venerdì e il sabato). Fa parte della rete «li Libraccio». Accanto alle novità, sarà dotata di un reparto riservato ai libri a metà prezzo. steppe dell'Est, spazza via anche la nuvolaglia psicologica che grava su tutto il resto del romanzo. I dialoghi sono ben condotti e l'autore conosce l'arte di sapersi immedesimare sia nella parte di Nietzsche che in quella di Breuer. Spesso c'è anche una forte tensione dialettica, sebbene, a ben guardare, i due si scambino più parole che pensieri. Girano e rigirano intorno all'amore sessuale, ma non ne intuiscono la radice metafisica: restano nel fenomeno. Eppure Breuer, forse ancora più di Nietzsche, avrebbe dovuto sapere che c'è qualche cosa di metafìsico nella forza demoniaca dell'amore sessuale. Come medico, conosceva la miseria fìsica anche del corpo femminile più bello. Per lui «le mammelle» erano «groppi di cellule mammarie galleggianti in liquide pozze lipoidee». E conosceva miserie ancora più degradanti. Eppure quelle miserie avevano avuto il potere di stravolgergli il cervello. Ma il motivo profondo dell'amore è metafìsico, non fisico, e quindi non lo si può intuire né con l'analisi psicologica né con quella psicanalitica. Resta comunque il fatto che gli analisti (anche Yalom lo è), anche se non guariscono nessuno, sanno nondimeno scrivere e ricreare lo spirito con la loro prosa. Una volta l'anziana governante di Freud mi confessò candidamente che vedeva entrare i pazienti depressi, ma ancora più depressi li vedeva uscire. Non deprime, però, l'eccellente stile letterario di Freud. Nel libro di Yalom ci sono fastidiosi errori di traduzione. Gasthaus, in tedesco, è neutro, non femminile. Quindi si deve dire il Gasthaus, non la Gasthaus. Inoltre, le lettere di Lou Salomé a Nietzsche, evidentemente tradotte dalla traduzione in inglese, possono dar luogo a fraintendimenti. I due non si dettero mai del tu e i loro rapporti, di brevissima durata, non andarono mai oltre la stretta di mano. Anacleto Verrecchia