Esami di guida è una stangata

Esami di guida è una stangala Autoscuole, tariffe «salate» Esami di guida è una stangala Una brusca impennata di prezzi nelle autoscuole? La denunciano alcuni studenti di «guida», ansiosi di scoprire «se è vero che ilrincaro si ricollega a un accordo con la Provincia». Di qui una richiesta di chiarimenti che le associazioni di categorìa Unasca e Feder-Tai sono pronte a soddisfare, con una premessa di fondo: l'accordo in questione non c'è ancora, ma ci sarà. E generalizzerà un rincaro indispensabile «per fronteggiare spese gestionali che, se non si lavora in nero, implicano ormai 600 mila lire per alunno». Riassume Giovanni Battista Sorci, vicesegretario dell'Unasca: «A dicembre abbiamo presentato il nuovo tariffario al settore competente della Provincia, e restiamo in attesa di risposta». Ma è solo questione di tempo: ottenere una patente B costerà in media 900-950 mila lire. Unasca e Feder-Tai precisano che tale quota comprenderà la documentazione indispensabile, escludendo però l'eventuale pratica al volante ferma al livello attuale di 38-40 mila lire l'ora. Ma come si bilancia questo rincaro con l'aggiornato, severissimo esame che dovrebbe assicurare una massa di iscritti alle autoscuole? E l'obbligo della prova su auto a doppio comando non aiuta a ridimensionare i «privatisti»? Polemizza Giovanni Battista Sorci: «L'esame con doppio comando che partirà a luglio è stato chiesto e ottenuto non da noi ma dagli esaminatori, stanchi di rischiare la pelle. Come Unasca avevamo proposto che, dopo il foglio rosa, ogni alunno potesse impratichirsi solo su auto con doppi comandi. Ma ci è stato rifiutato». Ne deriva una conclusione paradossale: «Mentre prima ogni alunno doveva fare almeno otto ore di pratica con un istruttore professionista, grazie al nuovo Codice di sicurezza stradale può imparare a guidare con qualsiasi amico o parente dotato eli patente "superiore" o ultradecennale. Basta che ponga sull'auto la "P" che individua i principianti, sorvolando sui rischi che fa correre a se stesso e agli altri». C'è di peggio. «I privatisti sono autorizzati ad affrontare l'esame pratico su un'auto personale, purché fornita di doppio comando, anche se il costo dell'installazione non vale la candela. In compenso, l'esame teorico si basa su quiz così contorti da richiedere tre o quattro mesi di approfondimento a chiunque non abbia un diploma superiore». E' così che le autoscuole hanno deciso di «rinforzare» i propri bilanci. Precisano alla FederTai: «E' giusto che le ore di guida si conteggino a parte, a vantaggio di chi non ne ha bisogno. Ma le nostre spese di gestione devono essere comunque coperte. Visto che nessun alunno può affrontare l'esame senza il giudizio preventivo di una scuolaguida, ogni autodidatta non risparmierà più di 300 mila lire sulle 950 mila della quota-base». Per una patente B un'autoscuola chiederà dalle 900 alle 950 mila lire

Persone citate: Feder, Giovanni Battista