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Dalla Bei 730 miliardi per gas e reti telefoniche La Banca europea finanzia gli investimenti Snam e Sip Dalla Bei 730 miliardi per gas e reti telefoniche VERONA. La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha concesso ieri due attesi finanziamenti al sistema infrastnitturale italiano per una somma complessiva che supera i 730 miliardi di lire. Il primo riguarda il raddoppio della sezione italiana del gasdotto Algeria-Italia, per un importo di 195,8 milioni di ecu, concessi alla Snam. Il secondo, di pari entità, servirà alla Sip per finanziare ulteriormente (quella di ieri è la seconda tranche) la digitalizzazione del sistema telefonico nazionale indispensabile per collegare la nostra rete telefonica al resto d'Europa. Le due operazioni, che sono state varate insieme ad altre dodici, prevedono l'impiego dei fondi per cinque miliardi di ecu, decisi nel dicembre scorso a Edimburgo, a sostegno degli investimenti infrastnitturali. Il direttivo della Bei si è riunito eccezionalmente a Verona anziché a Lussemburgo, come nel¬ la consuetudine operativa. Il perché è stato spiegato dal presidente, il tedesco Ernst Gunter Broder, e dal vicepresidente italiano Lucio Izzo, nell'incontro conclusivo alla Banca Popolare di Verona, con l'opportunità di contatti diretti con la media e piccola impresa che è il fulcro del sistema industriale del Nord-Est italiano; area questa, del Triveneto, diventata forte con i ritmi d'industrializzazione più elevati della media italiana, come dimostrano anche i rapporti tra le imprese dell'area, le banche e la Bei. Il Triveneto, quindi, è il terminale di quella che Broder ha definito come la fascia forte, a forma di «banana», dell'Europa industriale che va da Amsterdam a Trieste. I lavori della Bei hanno anche portato anche alla concessione di nuove aperture per il sistema bancario italiano, impegnato a finanziare in particolare la media e piccola impresa. (f. r,]