Olivier amò Danny Kaye

// lungo matrimonio con la Leigh e il segreto trasporto per Coward Una biografìa intima rivela tutte le passioni di Amleto Olivier amò Danny Kaye Così il grande Laurence divenne gay m-ylEL 1950 il lungo amore A fra Vivien Leigh e Lauil rence Olivier si è esauriI ■ to. Sono ancora, e te sa*■ ■ Iranno per molto tempo, la coppia più applaudita, famosa e glamour del teatro inglese e fra le più osannate del cinema mondiale. Via col vento per Vivien, La voce nella tempesta per Laurence sono i titoli che sin da prima della guerra li hanno portati in cima alle preferenze del pubblico. Ma ormai la passione è spenta. Lei, Vivien, impegnata nelle riprese di Un tram che si chiama Desiderio (che la porteranno sull'orlo della follia), gli ha confessato di non amarlo più, ma di continuare a volerlo accanto a sé. Fra poco arriverà l'amore per Peter Finch, l'alcol, il fumo, la tbc, il divorzio. I sospetti di Vivien Lui, Laurence, 43 anni, molto più semplicemente, si rifugia fra le braccia di un uomo: Danny Kaye. Vivien lo dubitava. Erano sospette le visite sempre più frequenti del comico americano ad ogni ora del giorno e mai annunciate. Ossessive le sue attenzioni per Laurence che passa con Danny la maggior parte del tempo libero. I due si erano conosciuti nel 1940 ad un party ad Hollywood e da allora, nei successivi incontri, le insistenze del comico, omosessuale «dinamico e aggressivo», hanno portato l'attore inglese a riconsiderare il lato più buio e trascurato della sua vita sentimentale: una promiscuità sessuale mai ammessa, ma praticata con una certa frequenza sin dal 1930 quando durante le recite di Vite private intrecciò una love story, forse platonica, con il commediografo e attore Noel Coward. Dopo l'evidenza della relazione con Danny tutti i sospetti di Vivien diventavano certezze. Compreso il vero significato di certe fotografie scattate durante le scatenate e divertite riunioni tutte maschili sull'isola caraibica di Coward. Sono cose che sarebbero forse passate sotto silenzio se della storia d'amore con Danny Kaye non avesse scritto Olivier stesso in una lettera a Vivien Leigh nel 1961. Alle proprie scappatelle gay inoltre l'attore avrebbe fatto cenno anche nella prima stesura della sua autobiografia uscita nel 1981, otto anni prima della morte, e molto «ripulita» dalla terza moglie, Joan Plowright. Di tutta la vicenda si parla ora apertamente in Laurence Olivier la biografia di Donald Spoto uscita lo scorso anno in America e che Baldini & Castoldi pubblicherà prossimamente anche da noi. Trecento pagine che non tralasciano le complicazioni sessuali di colui che sullo schermo fu Enrico V, Amleto e Riccardo III. Che a causa del suo status di divorziato divenne Sir solamente nel 1947, due anni dopo Ralph Richardson. Con una prima moglie, Jill Esmond, disattenta alle questioni di letto prima e apertamente lesbica poi, con una seconda, Vivien, attivissima invece a cercare, causare le occasioni di incontro sessuale, le ragioni della ambivalenza di Laurence Olivier, secondo Spoto, sarebbero da ricercare in una infanzia funestata dalla prematura scomparsa della madre e da un padre pastore anglicano (gli Olivier discendevano da una famiglia francese ugonotta), troppo distante e severo. Poi 0 teatro come attività che proprio nella prima metà del secolo, grazie alla regina Vittoria e a re Edoardo, si affranca dal pregiudizio che vuole l'attore essere biasimevole e diventa un mestiere dignitoso. Il primo ruolo da travestito Il suo primo Shakespeare con la compagnia del College a 15 anni a Strandford: un ruolo en travesti, Kate in La bisbetica domata. La vita brillante e squattrinata nella Londra degli Anni 30.1 mostri sacri: Ralph Richardson e Peggy Ashcroft, Joan Crawford e Douglas Fairbanks jr., John Gielgud che dopo il suo pruno Riccardo III nel 1944 gli manda un mazzo di rose e una spada: quella che usava in Riccardo Edmund Kean nel 1814 e che gli attori inlgesi si passano da una generazione all'altra. Quindi il primo Romeo, sensuale eccessivo, recitato in alternanza con John Gielgud nel ruolo di Mercuzio nel '35.1 travestimenti per intrufolarsi non visto nel cottage hollywoodiano di Vivien durante le riprese di Via col vento: una attrice non aveva diritto di avere apertamente amanti nell'America puritana di allora e il produttore Selznick aveva circondato la villa di guardie del corpo. Tutto il mondo del teatro inglese e il grande contributo inglese al cinema americano emergono robustamente descritti nella biografia di Spoto. Ma anche case, molte case. Una villa pretenziosa a Londra nel quartiere elegante di Chelsea con la prima moglie Jill. Una seconda, Durham Cottage, che Vivien Leigh riempirà di pezzi d'antiquariato, soprammobili, quadri, tende, tappezzerie sino a renderla soffocante. Una antica abbazia, Notley Abbey, nelle campagne fuori Londra, che costerà una fortuna mantenere e dove Vivien organizzerà lussuosi week-end per i suoi ospiti inglesi e americani dalla domenica al martedì mattino. Ma è chiaro che il riflettore principale è acceso su Olivier. Sul suo modo di recitare trasgressivo per l'epoca: il primo Romeo che trasuda sessualità; Amleto lacerato e innamorato deUa madre; Jago segretamente geloso e invaghito di Otello (Gielgud) che bacia clamorosamente sulla bocca. Sul suo amore per il trucco, nasi finti, parrucche: «Ogni volta che esco in scena il pubblico deve stupirsi e dire: guarda còme si è trasformato stavolta». Sulla sua voglia di strafare a tutti i costi che lo porta a uscire da ogni spettacolo lacero e ferito: piedi fratturati, caviglie infortunate non si contano. Rischia con sé e con gli altri. Un cavallo imbizzarrito durante le riprese di Enrico V lo travolge e gU lascia una cicatrice sul labbro. Lanciandosi dall'alto di oltre due metri nella scena finale di Amleto, atterra su Laerte facendogli saltare due denti. Un vizio mai perso. Sino al 1978, a 71 anni, quando durante le riprese di A Dittle Rosance rifiuta ancora la controfigura e fa l'equilibrista sulla bicicletta. Sci gio Trombetta // lungo matrimonio con la Leigh e il segreto trasporto per Coward Vivien Leigh e Laurence Olivier: per anni furono la coppia più invidiata del cinema e del teatro anglosassone. Pòi i tradimenti e il clamoroso divorzio Danny Kaye (a sinistra) e Noel Coward: i due amanti più noti di Laurence Olivier

Luoghi citati: America, Dittle Rosance, Hollywood, Londra