Raffica di avvisi a dc psi e pri

6 Deputati indagati per tangenti Anas e dell'azienda elettrica di Roma Raffica di avvisi a de, psi e pri Citaristi a quota 21, Craxi sale a 11 MILANO. Bettino Craxi e Severino Citaristi ci sono anche questa volta nel «pattuglione» di sette parlamentari avvisati dalla procura di Tangentopoli. E i due segretari continuano a guidare la classifica: undici «buste gialle» l'ex segretario psi, addirittura 21 il segretario (dimissionario) delle finanze della de. Seguono altri cinque parlamentari: socialisti, repubblicani e democristiani. Tra i socialisti hanno ricevuto un avviso di garanzia Paris Dell'Unto, per la quarta volta e per la seconda l'ex segretario della Cgil Agostino Marianetti. Antonio Del Pennino, pri, è alla sua sesta informazione di garanzia. Tre i de in questo gruppo: oltre al pluriavvisato Citaristi, busta numero 2 per Franco Bonferroni e, per la prima volta, «busta gialla» pure a Elio Mensurati, deputato nel collegio Roma-Viterbo-LatinaFrosinone, ex assessore al Campidoglio. A vario titolo contro i sette parlamentari sono stati ipotizzati i reati di corruzione, ricettazione e violazione della legge sul finanziamento pubblico ai partiti. Due i filoni delle indagini che hanno portato i magistrati del pool antimazzette a colpire nuovamente il Palazzo: le autostrade dell'Anas e gli appalti elettrici dell'Acea, l'azienda municipalizzata della capitale. Sul versante Anas buona parte delle informazioni di garanzia si devono a Paolo Pizzarotti, l'imprenditore di Parma che da mesi sta collaborando con i magistrati, raccontando la mappa degli appalti autostradali e delle relative mazzette. Diverse, invece, le rivelazio¬ ni ai magistrati per le tangenti sul filone elettrico. A partire da Massimo Marra, amministratore delegato della Riet elettrica, poche notti a San Vittore, molte pagine di verbale. E' lui, ad esempio, a raccontare di quei 400 milioni finiti al psi attraverso Agostino Marianetti. Ai nuovi avvisi seguiranno le richieste di autorizzazione a procedere che, di giorno in giorno, si ammonticchiano sulla scrivania del giudice Piercamillo Davigo, il magistrato che prepara i fascicoli per il Parlamento. E intanto, dopo sei mesi di carcere, sono usciti da San Vittore, per decorrenza termini, Franco De Simone, de, ex presidente Acotral e Alberto Poggiani, ex segretario amministrativo Atac. I due dirigenti delle municipalizzate dei tra¬ sporti di Roma erano in carcere dallo scorso 23 settembre. Ma non c'è solo «Mani pulite». E davanti al pubblico ministero Dell'Osso, che si occupa dell'inchiesta sul conto Protezione, è comparso Gianni Dell'Orto, presidente Saipem (gruppo Eni). Dell'Orto, interrogato come testimone, ha parlato dell'operazione con cui l'Eni si legò al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi. Un finanziamento di 50 milioni di dollari, all'origine del conto Protezione. Continuano a fioccare, infine, gli avvisi di garanzia per l'inchiesta sui fondi neri dell'Assolombarda. Dopo quelle a Renato Altissimo e a Egidio Sterpa, una «busta gialla» è stata inviata al funzionario pli Luca Di Martino. Fabio Potetti Coinvolti: Del Pennino Dell'Unto, Marianetti, Mensurati, Bonferroni A sinistra Severino Citaristi Sotto: Bettino Craxi In basso Carlo Sama

Luoghi citati: Milano, Parma, Roma