« Boris? Ormai è finito » di Sii. Co.
« « Boris? Ormai è finito » Svetlana Stalin: ha i tic dei comunisti Adesso, ha l'aspetto di una vecchia signora, segnata dalla vita. Ha 67 anni e abita a Londra, in una casa di riposo per anziani. Ogni tanto c'è qualcuno che va ancora a cercarla, per chiedere il suo parere su avvenimenti che possono cambiare il mondo. E lei non si fa pregare. Non è una storica, né un'esperta di politica. Il suo nome attuale, Lana Peters, non dice nulla a nessuno. Ma un tempo si chiamava Svetlana e suo padre era Josif Visarionovic Dzugasvili, detto Stalin. E' per questo che ci sono ancora persone che, oggi, si rivolgono a lei. L'ultima intervista che ha concesso è di poche ore fa. Con la sua voce incerta, ha tranciato commenti sul caos in cui si sta dibattendo la Russia, su Eltsin e su Gorbaciov. E' stata drastica e pessimistica, come sempre. Per lei, l'attuale Presidente russo ha fatto il suo tempo: «L'ho ammirato quando è riuscito ad opporsi al golpe, ma adesso si comporta come un paleo-comunista. Monta in collera, ordina a destra e a manca, fate questo, fate quello. Ha la stessa sindrome di Gorbaciov, che ha voluto la democrazia e poi si è indignato quando gli altri hanno cominciato ad avere idee diverse dalle sue». Il giudizio di Lana Peters non è autorevole: la sua vita a Mosca si è interrotta 25 anni fa, quando ha deciso di fuggire dàll ombra del padre e dal comunismo sovietico. Le sue informazioni, adesso, arrivano dai giornali e dalle tv. Eppure, c'è chi ritiene che i meccanismi che governano l'anima russa non siano cambiati. Ne è convinta anche lei, quando sostiene che il fallito golpe di due anni fa non era diretto contro Gorbaciov, ma contro Eltsin: «Ho conosciuto bene i meccanismi del partito e del Kgb. Quel putsch è stato messo in piedi per sbarazzarsi di un uomo che stava acquistando troppo potere e Gorbaciov non poteva non esserne al corrente. Ora gli avversari della democrazia ci riprovano con il presidente del Parlamento, Khasbulatov. Non che quest'ultimo sia un vero avversario per Eltsin. Non ne ha il carisma. Ma sa utilizzare molto bene le procedure. E, in Russia, questa è una cosa che conta ancora molto». A Eltsin non lascia speranze: «Gorbaciov voleva riformare il Pcus per conservarlo. Eltsin, come la maggior parte dei russi, voleva abbattere il partito per poter costruire qualcosa di nuovo. E' riuscito nella prima parte del suo progetto, ma adesso non è in grado di andare avanti. Deve mettersi da parte». Parola di Svetlana, la figlia dell'uomo che per trent'anrii ha governato con il pugno di ferro l'impero sovietico. [sii. co.]
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