I'Occidente punta su Boris

I/Occidente punta su Boris I/Occidente punta su Boris «Soltanto lui può garantire le riforme» ROMA. Preoccupazione per il momento delicato che Mosca sta attraversando, ma fermo sostegno a Boris Eltsin, visto come l'unica autorità che può garantire l'avanzare della Russia sulla via delle riforme. E' questo l'atteggiamento che caratterizza quasi tutte le reazioni della comunità internazionale alla decisione del Presidente di instaurare un'amministrazione speciale in Russia. Il capo del Cremlino sembra dunque trovare all'estero l'appoggio necessario per sfidare gli attacchi che provengono dal Soviet supremo. La reazione degli Stati Uniti è stata quasi immediata: il presidente Bill Clinton ha confermato il vertice con il capo del Cremlino in programma a Vancouver il 3 e 4 aprile. Per la Cee il sostegno a Eltsin è stato espresso dal presidente di turno del consiglio dei ministri degli Esteri, il danese Niels Helveg Petersen, che ha definito il presidente «la sola autorità democratica eletta a Mosca». Per quanto riguarda specificamente le eventuali iniziative del «G7», una nuova richiesta per una riunione urgente dedicata al problema degli aiuti a Mosca è venuta dal ministro degli Esteri francese, Roland Dumas. Anche il governo giapponese ha ribadito il suo appoggio a Eltsin. Per quanto riguarda i Paesi europei, il sostegno meno «caloroso» alle decisioni del Presidente russo è venuto dal premier svedese Cari Bildt, che si è rammaricato per la decisione di Eltsin di assumere i poteri speciali, anche se ha appoggiato la scelta del referendum. Anche la Germania, la Gran Bretagna, il Belgio, l'Olanda, il Canada e l'Austria hanno mostrato di appoggiare le decisioni di Eltsin proprio per l'opportunità che egli ha detto di voler offrire al popolo russo di esprimersi liberamente in merito al futuro del Paese. Anche dai Paesi dell'ex blocco sovietico giungono commenti positivi. Il ministro degli Esteri ungherese, Geza Jeszensky, ha affermato che Eltsin «rappresenta la garanzia della democrazia e della realizzazione finale della transizione in Russia», mentre a Sofia un portavoce del presidente Zhelev ha osservato che «il decreto di Eltsin è volto a scongiurare il caos e l'anarchia verso la quale stava andando la Russia». Anche il presidente della ceco, Vaclav Havel, ha espresso il proprio sostegno a Eltsin che ha definito come il «principale garante del proseguimento della Russia sulla strada della democrazia». Il ministero degli Esteri polacco ha sottolineato che «Eltsin ha annunciato misure che possono essere decisive per la stabilizzazione del suo Paese». [Ansa-Afp-Reuter)