Ore 15 lezione di piemontese di Lodovico Poletto
42 Pont: potranno trasmettere ai ragazzi la cultura franco-provenzale Ore 15, lezione di piemontese Allievi settanta insegnanti canavesani Scuola elementare di Pont Canavese, ore 15 di un giovedì pomeriggio. Settanta insegnanti seguono un corso di aggiornamento. Non si tratta della solita metodologia didattica o della psicologia del bambino, materie d'insegnamento sono invece la lingua e la cultura piemontese. Libro di grammatica e antologia alla mano, maestri elementari e insegnanti delle medie ne imparano la sintassi e ne coniugano i verbi, leggono brani di scrittori piemontesi e li traducono. L'iniziativa, certamente originale, l'ha lanciata Piero Valesano, 65 anni, da 23 direttore didattico a Pont Canavese e da sempre appassionato studioso delle tradizioni locali. «Ci sono spiega - parecchie circolari regionali in cui si invita a valorizzare la cultura locale. La scelta di questo corso è del tutto in linea». Ciò che neppure lui si aspettava è che i distretti scolastici di Pont e di Cuorgnè rispondessero in modo così massiccio alla proposta. Ma, sorpresa ancora più grande, tra i settanta allievi, ce ne sono alcuni provenienti dal meridione. Tra questi Francesco Ciccaldo, calabrese d'origine, preside delle scuole medie di Valperga. «Quando ha saputo del corso - racconta Valesano - mi ha telefonato chiedendomi di poter seguire le lezioni: segno che l'iniziativa è valida». Il primo obiettivo è fornire ai docenti gli strumenti per sollecitare i ragazzi a interessarsi di storia e cultura locale. «Da anni dice ancora il direttore didattico di Pont - il nostro circolo partecipa a iniziative volte a scoprire le usanze della zona. I ragazzi delle scuole della vai Soana partecipano, ad esempio, a concorsi e gruppi di ricerca sulle tradizioni franco-provenzali. I lavori sono scritti in piemontese». In alto Canavese, tracce di quella cultura si possono reperire un po' ovunque e la sua diffusa presenza ha fatto della zona un importante punto di riferimento per i franco provenzali, tanto che, nel settembre scorso a Pont si è tenuto un maxi-raduno, con gruppi giunti da Svizzera e Francia. Gli organizzatori sono stati accusati di leghismo. «Nessuna tentazione di parte», sostiene Valesano. «Vogliamo che i ragazzi conoscano meglio il territorio in cui sono nati e vivono». Camillo Brero da anni impegnato nell'attività didattica nelle scuole della regione, è l'insegnante del giovedì: «Chi ci accusa, lo fa in modo strumentale». Dalle lezioni di piemontese alla loro applicazione il passo sarà breve. Dice Brero: «I maestri solleciteranno i ragazzi a scoprire la cultura locale e loro diventeranno i depositari di quel bagaglio di nozioni che altrimenti andrebbe perso per sempre». Lodovico Poletto Piero Valesano ha ideato il corso di piemontese per insegnanti tenuto da Camillo Brero (sotto) Due ragazzi in costume francoprovenzale durante la festa del patois che si è tenuta a Pont nel settembre '92
Luoghi citati: Cuorgnè, Francia, Pont Canavese, Svizzera, Valperga
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