La dama di ferro resiste

La dama di ferro resiste La dama di ferro resiste Per Asti la stretta finale Confronto Maccari-Dessimone L'inchiesta sullo scandalo del nuovo ospedale di Asti è alle ultime battute. I magistrati stanno cercando di chiudere il primo filone dello scandalo che ha già messo nei guai politici del calibro di Giusi La Ganga e di Vito Bonsignore, l'ex assessore regionale alla Sanità Mac cari, l'ex vicepresidente della Provincia, il de Astore. Negli ultimi giorni il pm Corsi ha sentito a lungo Bianca Dessimone, ex presidente del Comita¬ to dei garanti dell'Usi di Asti, in carcere dal 17 febbraio scorso con l'accusa di corruzione. Poi ha interrogato a lungo Aldo Genta, ex segretario dell'onorevole Vito Bonsignore ed ex presidente dell'ospedale di Avigliana, in carcere dal 13 febbraio con l'accusa di concussione: avrebbe chiesto, assieme ad Astore, una tangente di un miliardo e mezzo alla cordata di imprese guidata da Borini. Ieri il dottor Corsi ha sentito per oltre un'ora due componenti del comitato di gestione presieduto dalla Dessimone che aveva proposto la Usta dei nove membri della commissione esaminatrice dell'appalto dell'ospedale: membri che sarebbero stati scelti su indicazione dell'assessore regionale alla Sanità Maccari per favorire la cordata di imprese guidate da Marco Borini. L'attenzione dei magistrati è però concentrata su Bianca Dessimone. Per 24 giorni la dama di ferro, come viene chiamata ad Asti, non aveva aperto bocca con i magistrati: «Lasciatemi in pace». Poi sabato scorso, s'è aperta una prima crepa nella sua difesa; Bianca Dessimone ha incominciato a modificare, ma di poco, il suo atteggiamento, a fare qualche ammissione. Sulla vicenda di Asti hanno parlato in tanti: Savoino, Maccari, Borini e altri. Testimonianze che hanno chiarito quasi del tutto quella storia di tangenti. Soltanto la dama di ferro è stata parca nelle risposte. E ora? Cosa dirà nei prossimi interrogatori? Chi può aver paura di lei? «Un politico», si lascia sfuggire il difensore di un altro imputato. Molto si attendono i magistrati dai prossimi confronti della Dessimone con Maccari, e anche con Ezio Astore. Astore nei giorni scorsi si era lamentato della carcerazione: «E' troppo pesante per me». Il gip Sorbello ha disposto un controllo e il medico ha dichiarato che lo stato di detenzione è compatibile con le sue condizioni di salute. Ma dalle Vallette è stato ricoverato nel repartino delle Molinette.

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