La Roma vale 75 miliardi di Bruno Bernardi

Forse già nel '93-94 CE' IL NAPOLI ALL'OLIMPICO In un clima d'incertezza, la pesante richiesta di Ciarrapico La Roma vale 75 miliardi Ma Casillo, unico a fare offerte concrete, ne prevede soltanto cinquanta Boskov, dopo l'eliminazione dalla Uefa: «Sapremo sicuramente reagire» ROMA DAL NOSTRO INVIATO C'è Roma-Napoli, ma soprattutto c'è il dopo-Ciarrapico. Il presidente, ricercato e latitante all'estero, avrebbe fatto sapere che, per cedere la società, vuole 75 miliardi. Una somma enorme, per quanto trattabile. Il piano-salvezza presentato da Pasquale Casillo alla Figc si basa invece su una cinquantina di miliardi e la quotazione sparata da Ciarrapico ha già spaventato il gruppo subentrante, del quale farebbe parte Ettore Viola, figlio dello scomparso Dino. Anche Vincenzo Malagò, uno dei due vicepresidenti (l'altro è Aldo Pasquali) - «reggente» durante l'interregno - si tira indietro: «Nel mio cassetto di tifoso e di dirigente di lungo corso c'è da sempre il sogno di diventare presidente ma, per farlo, ci vogliono tempo, capacità e soldi ed io non desidero essere il padrone, né il salvatore della patria, né l'affossatore». Malagò è concessiona¬ rio della Ferrari, tuttavia nega di aver chiesto aiuto a Montezemolo: «Siamo amici ma che c'entra Luca, tifoso laziale e con un passato da juventino? Caso mai mi sarei rivolto ad Agnelli. Scherzi a parte, non c'è niente di vero, così come non ci sono gelosie con Pasquali e non ho nulla contro Casillo». Questo il messaggio al re del grano, l'unico ad avere la liquidità necessaria per mettere le mani sulla Roma e dare, magari proprio a Malagò, il ruolo di presidente di facciata. Se ci dovesse riuscire, Casillo porterebbe con sé Zeman e, come general manager, il suo uomo di fiducia Agostino Di Bartolomei, ex capitano giallorosso, ed attuale ds della Salernitana. Mascetti aspetta. Pur essendo legato alla Roma sino al '94, ha le valigie pronte. Tempo fa aveva detto dì no all'Inter e potrebbe dire sì al Torino che lo corteggia quale successore di Moggi. «Fa piacere ma, per ora, ogni mio pensiero è rivolto alla Roma», taglia corto Mascetti, defi¬ nito indispensabile da Malagò. Altro messaggio per Casillo. Intanto, il Collegio dei Sindaci sta preparando il quadro della situazione che verrà presentato al Consiglio d'amministrazione di mercoledì. «Neppure noi lo conosciamo», precisa Malagò. Interviene Pasquali per aggiungere che non ci sono stati contatti con il presidente ma i giocatori hanno la consapevolezza che alla Roma rimane un grande futuro. Quello immediato si chiama Napoli, che avrà tremila tifosi al seguito. Ma i club romanisti faranno quadrato, in linea con Boskov che aveva proclamato: «Non crolleremo dopo l'uscita dalla Uefa, reagiremo». C'è Zinetti al posto dello squalificato Cervone, torna anche Bonacina, ma la novità più importante è Caniggia. Stavolta il sacrificato sarà Aldair. L'argentino dovrebbe far coppia con Rizzitelli, preferito a Carnevale che, comunque, disputerà uno spezzone. Bruno Bernardi

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