«Basta con la campagna anti Aids fomenta l'edonismo»

«Basta con la campagna anti Aids: fomenta l'edonismo» A Madrid, sentenza dell'Alto Tribunale contro i ministri socialisti della Sanità e degli Affari sociali «Basta con la campagna anti Aids: fomenta l'edonismo» I giudici condannano la propaganda a favore del preservativo fra i giovanissimi EMADRID A campagna del governo spagnolo contro l'Aids, a favore dell'uso del preservativo, «ha fomentato la promiscuità sessuale soprattutto nei settori più vulnerabili alla propaganda e più necessitanti di una prevenzione educativa, come la gioventù e l'infanzia». Altro che le polemiche italiane su Lupo Alberto. La «Audencia Nacional», alto tribunale di Madrid, ha lanciato un pubblico anatema dando ragione al gruppo cattolico «Concapa», che raggruppa il 30 per cento dell'associazionismo dei genitori spagnoli, e torto a due ministri socialisti, rei di aver promosso, due anni fa una campagna spregiudicata ma assai incisiva. Lo slogan aveva suscitato scandalo, perché era ritenuto troppo scanzonato ed esplicito. «Mettilo, mettiglielo», diceva. La Spagna è il Paese europeo più colpito dall'Aids (i malati sono 15.678 a partire dal 1981), ed è accusata dal responsabile del programma biomedico della Cee di «aver abbassato la guardia sul flagello del XX Secolo». La campagna governativa aveva riscosso un ottimo successo. Diretta a sei milioni di adolescenti, un settimo della popolazione spagnola, era risultata gradita, secondo un sondaggio, al 95 per cento dei destinatari. Poche, ma particolarmente determinate, le opposizioni. Per Carmen Alvear, presidente della Concapa, quella propaganda è stato «un incitamento irresponsabile del governo socialista al piacere degli istinti». Ha fatto ricorso al tribunale, e ora, a sorpresa, i giudici le hanno dato ragione. «La campagna - dice la sentenza - è stata menzognera e parziale perché non ha reso noto che il miglior preservativo, benché sia usato correttamente, non può assicurare al 100 per cento la non trasmissione delle infermità sessuali». E la Concapa commenta: «La campagna di prevenzione sanitaria ha fomentato le relazioni sessuali puramente edonistiche». La decisione dei magistrati pa- re curiosa, se non assurda. Ma, siccome è la prima del genere, sembra destinata a dettare la giurisprudenza successiva, proprio mentre il ministero della Sanità sta varando un'altra campagna, «Vamos a parar el Sida» (e cioè: fermiamo l'Aids), basata su slogan come «Lascia vivere e vivi», con il simbolo, sovrimpresso, della Giornata mondiale della lotta contro l'Aids, e la parola «vivi» sovrastata dall'immagine di un preservativo. La «Concapa» ha già naturalmente protestato per l'immagine, e per l'accostamento con il termine «vita». E probabilmente ritenterà la sorte in tribunale. La decisione della «Audencia Nacional» non è definitiva; i due ministeri hanno già annunciato che ricorreranno. Per Matilde Femandez, ministro degli Affari Sociali, femminista, «la sentenza non ha senso ed è inconcepibile». Il ministro della Sanità José Antonio Grinan si concede qualche ironia: «La Chiesa - ci ha detto propone la castità e, benché que¬ sto messaggio non sia incompatibile con altri, la realtà dice che non viene seguito. In ogni caso bisogna ricordare che i peccati vengono perdonati nel confessionale, l'Aids no». La polemica continua. In Spagna, secondo le ultime ricerche, gli adolescenti avrebbero in media la loro prima esperienza sessuale a 15 anni. Lottare contro l'Aids, ed educare una gioventù così precoce, è per il governo una priorità assoluta, forse un'emergenza. Dal fronte degù' ultracattolici, la risposta è una sola: «Castità», proclama la sessantenne Carmen Alvear. Ma non tutti sembrano essere d'accordo. La Fondazione anti-Aids spagnola ha cominciato intanto la sua campagna in tv: e anche questa volta, senza rinuncisi e a colpire la fantasia. Alla fu* dello spot, un canarino si h> m da una gabbia, e una voce suadente invita ad usare il preservativo facendo un gioco di paiole banale ma, sotto certi aspetti, non poco ardito. Gian Antonio Otighi Un gruppo cattolico scatena l'offensiva: «Quegli slogan rovinano i giovani» Rigidi moralismi ^ spregiudicatezza sui media: continua il braccio di ferro mì \ •'

Persone citate: Carmen Alvear, Gian Antonio Otighi, José Antonio, Lupo Alberto, Matilde Femandez

Luoghi citati: Madrid, Spagna