Indipendente il pubblico ministero

Per i magistrati Per i magistrati Indipendente il pubblico ministero Chi sosteneva che il pubblico ministero dovesse dipendere dal potere politico è scomparso come la neve al sole. «Anche perché quegli ambienti politici che più battevano su questo tasto sono poi risultati i più coinvolti in Tangentopoli». Lo ha affermato Mario Cicala, presidente dell'Associazione magistrati, in margine al convegno sul futuro del pm organizzato ieri al salone «San Paolo». «E se il pm dipendesse dall'esecutivo - ha aggiunto Cicala - Tangentopoli non ci sarebbe stata». L'avvocato Chiusano, presidente delle Camere penali, pur non risparmiando critiche al ruolo assunto dal pm («è sempre più organo di giustizia e non una semplice "parte"») ha convenuto che «rimanga indipendente. Ma è necessario, in ossequio alla specializzazione, introdurre la separatezza delle carriere tra i magistrati inquirenti e gli altri». Posizione contestata dal presidente dell'Ordine torinese, Gabri, e accolta con sorpresa dal docente Vittorio Grevi: «Non tutti i penalisti sono su queste posizioni».

Persone citate: Chiusano, Gabri, Mario Cicala, Vittorio Grevi

Luoghi citati: San Paolo