Woody vince il primo round di Franco Pantarelli

I periti medici confermano: l'attore non ha mai abusato della piccola Dylan I periti medici confermano: l'attore non ha mai abusato della piccola Dylan Woody vince il primo round Alien: non molesterei mai, per nessuna ragione, i miei figli La Farrow rischia di perdere l'affidamento dei bambini NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Woody Alien ha vinto il primo round contro l'ex moglie Mia Farrow, in lite per l'affidamento dei loro bambini. I periti medici hanno infatti confermato che Woody non ha mai molestato la Dylan, 7 anni, che assieme ai fratelli Moses di 14 e Satchel di 5 è l'oggetto della disputa. In una riunione durata oltre tre ore cui hanno partecipato sia Woody Alien sia Mia Farrow, il team di tre medici guidato dal dottor John Leventhal ha consegnato alle parti in causa un rapporto che «scagiona» il regista dall'accusa di aver abusato sessualmente della figlioletta. Nella prima reazione a caldo, Alien ha dichiarato che è stata fatta giustizia: «Non molesterei mai, per nessuna ragione, i miei bambini», ha detto. Un avvocato di Mia Farrow, pur non confermando le conclusioni del rapporto, ha definito il dossier «incompleto ed impreciso». Il corposo documento preparato dai tre esperti - che hanno interrogato più volte Woody, Mia e la piccola Dylan negli ultimi quattro mesi - non è stato reso pubblico. Il «verdetto» favorevole ad Alien è destinato ad avere un peso determinante nell'inchiesta aperta dalla polizia del Connecticut a carico del regista dopo la denuncia della Farrow. Toccherà ora al procuratore dello Stato del Connecticut Frank Maco, cui è stata consegnata una copia del rapporto, decidere sul caso, che potrebbe essere archiviato in tempi rapidi. La pronuncia del team me¬ dico era considerata di importanza cruciale nella guerra che da otto mesi divide Woody e Mia. I due si stanno dando battaglia in tribunale per l'affidamento di tre figli: Satchel, 5 anni, l'unico nato dalla loro relazione, Dylan, 7 anni, e Moses, di 14 anni. Anche su questo fronte, la «vittoria» odierna potrebbe avere ripercussioni favorevoli per Alien. Allo Yale-New Haven Hospital, in attesa della decisione, c'era sin da ieri mattina una gran folla di fotografi e giornalisti. I due «nemici» sono giunti in un lampeggiare di flash su due limousine: nera per lui, bianca per lei. Al loro fianco, gli avvocati-portavoce che negli ultimi mesi hanno combattuto una battaglia senza esclusione di colpi su giornali e televisioni. Molte indiscrezioni annunciavano fin dal pomeriggio un «verdetto» favorevole a Woody. La vicenda di Woody e Mia, come si sa, è piena di cose: dall'innamoramento di lui per la giovane Soon Yi, figlia adottiva di lei, alle «ricostruzioni» fatte da lei su come, dove e quando quella storia è cominciata («faceva l'amore con lei e con me nello stesso periodo»); dalle «depravazioni» di Woody raccontate da Mia alla «paranoia» di Mia raccontata da Woody; fino, naturalmente, al «rapporto» fra quello che è accaduto in dodici anni di filo diretto fra i loro due appartamenti newyorkesi e le storie di ordinaria nevrosi che Woody è uso raccontare nei film. Ma di tutti questi aspetti della storia, il più crudo è sicuramente quello riguardante la piccola Dylan. Per sostenere le sue accuse contro Woody, Mia ha addirittura «intervistato» la bambina davanti a una telecamera, poi sono emerse cose come la testimonianza di una «tata» che parlava dell'azione di Mia per influenzare la piccola e la prova tecnica che quel video era stato «montato». Gli esperti chiamati a esprimere un parere (studiosi di abusi sui bambini) non sembra che abbiano dato molto peso a quel video. Franco Pantarelli

Luoghi citati: Connecticut, New York