Giuseppe: «E il sogno di chi fa questo sport»

Giuseppe: «E il sogno di chi fa questo sport» Giuseppe: «E il sogno di chi fa questo sport» ROMA. Adesso il fatto è certo. C'è stata l'approvazione anche dall'Esecutivo del Ciò: alle Olimpiadi di Atlanta l'unica barca con timoniere sarà quella dell'«otto con». In tutto ai Giochi parteciperanno 18 equipaggi, 6 per categoria (pesanti, leggeri e donne). Diventa così ufficiale la cancellazione dalla massima competizione mondiale del «due con» di Giuseppe e Carmine Abbagnale (e Giuseppe Di Capua, fedele timoniere). Quale futuro, ora, per i campionissimi del Circolo Stabia? «Quello di qualsiasi canottiere - risponde Giuseppe, che in questi giorni sta iniziando anche il tirocinio da padre, dato che nel pomeriggio di sabato scorso è nato il primogenito Vincenzo cioè andare in barca. L'obiettivo primario che ci dobbiamo porre è quello di essere ben allenati. E per ottenerlo dobbiamo soltanto continuare a lavorare duro. Poi si vedrà quale barca scegliere: può andare bene qualunque scafo, a patto che il motore sia buono e messo a punto. Bisogna vivere nel presente e non nei rimpianti». L'atteggiamento che ci si poteva aspettare da due atleti solidi come i «fratelloni d'Italia». Ma purtroppo le cose non sono così facili. «Certo - conferma Giuseppe - per il momento potremmo puntare alla finale del "due con" dei Mondiali 1993. La gara, per almeno un anno, non sarà cancellata: gli equipaggi sono ormai in allenamento e nessuno può cambiare le regole del gioco quando le carte sono state date. Ma già ora saremmo pronti a cambiare: potremmo passare su una barca senza timoniere o orientarci verso qualcosa di più lungo, addirittura l'otto. Nell'allenamento collegiale di Piediluco abbiamo già fatto delle prove. L'ideale di ogni vogatore resta quello di far parte cu un grande otto. Si sta soltanto valutando se sarà possibile formare uno scafo competitivo ai massimi livelli». Giuseppe Abbagnale sembra addirittura stimolato dalla nuova sfida che i mutati regolamenti gli propongono. Una motivazione per rendere ancora più prestigiosa di quanto già non sia la carriera sua e di suo fratello. E il passaggio sull'otto consentirebbe anche a Di Capua di non sentirsi l'unico vero danneggiato di questa rivoluzione: «Io sono un ottimista - dice Peppiniello - e spero di avere ancora un posto nel canottaggio italiano. Spero soprattutto di disputare quest'anno il Mondiale del "due con", poi vedremo. Comunque, come uomo non troppo grande o addirittura piccolo, saluto con molto piacere l'ingresso dei pesi leggeri nel mondo olimpico. Se lo meritano e forse anche il nostro remo potrebbe avere i suoi vantaggi dalla riforma». Vanni Loriga

Persone citate: Carmine Abbagnale, Di Capua, Giuseppe Abbagnale, Giuseppe Di Capua, Vanni Loriga

Luoghi citati: Atlanta, Italia, Roma