Notte di guerra in Egitto di E. St.

Notte di guerra in Egitto Notte di guerra in Egitto Algeri, assassinio di un deputato IL CAIRO. Assiut, il centro turistico dell'Alto Egitto teatro da mesi delle violenze degli estremisti islamici contro i viaggiatori occidentali e la minoranza cristiana copta, ha vissuto ieri un'altra giornata di guerra civile. Due poliziotti e almeno 19 terroristi integralisti, fra i quali uno dei massimi leader della «Jamaa islamiya», il gruppo integralista che si rifa allo sceicco Omar Abdel-Rahman, sono rimasti uccisi in una serie di scontri a fuoco. Iniziati l'altra notte e proseguiti fino alla tarda mattinata di ieri, gli scontri sono stati scanditi dal boato di bombe incendiarie oltre che dalle raffiche di mitragliatrici di grosso calibro piazzate sui mezzi corazzati della polizia. Tutto è iniziato l'altra notte quando un gruppo di fondamentalisti, asserragliatosi in un appartamento del palazzo al-Zahra in pieno centro di Assiut, ha gettato bombe incendiarie contro auto e mezzi corazzati della polizia, provocan¬ do due morti e nove feriti nelle file delle forze dell'ordine. Nel pomeriggio di ieri, dopo un prolungato assedio, la polizia ha deciso l'irruzione nell'edificio. Nell'azione sono stati uccisi dieci terroristi, fra i quali anche il supericercato Ahmed Zaki al-Sharif, il ventiduenne ex insegnante a capo dell'ala militare della Jamaa islamiya, indicato come il principale responsabile, della strategia di terrore scatenata a partire dallo scorso anno contro obiettivi turistici in Egitto. Altri nove estremisti sono morti ieri mattinain almeno altri tre episodi: cinque in una strada vicina a un liceo mentre tentavano di sfuggire alle forze dell'ordine, uno nel suo appartamento, e tre in un quartiere periferico della città. L'ondata di violenza integralista continua a fare vittime anche in Algeria. Ieri è stato assassinato Laadi Flici, medico e scrittore, membro del Consiglio Consultivo Nazionale (un mini parlamento). Il dirigente è stato freddato nel suo studio di Algeri con tre colpi di pistola alla testa sparati da un uomo spacciatosi per un paziente. Flici, entrato a far parte del Consiglio Consultivo (Ccn) su sollecitazione dello staff di Mohammed Budiaf, il presidente di questo organismo, anch'egli assassinato, era noto per il suo attaccamento alla città e soprattutto alla Casbah, il suo quartiere. In meno di 24 ore tre attentati contro altrettante personalità di spicco algerine. Due i morti: Djilali Liabes (ex ministro e direttore dell'Istituto nazionale di studi strategici) e appunto Hadi Flici. Tahar Hamdi, ministro del Lavoro, se l'è invece cavata con lievi ferite. La guerra strisciante tra estremismo islamico armato e potere, iniziata dopo il «golpe bianco» che ha annullato il risultato delle prime elezioni libere algerine, continua a spargere sangue, [e. st.]

Persone citate: Ahmed Zaki, Hadi Flici, Mohammed Budiaf, Omar Abdel, Tahar Hamdi

Luoghi citati: Algeri, Algeria, Egitto, Il Cairo