« In Iran un covo di sicari» di Paolo Passarini

La da: Hezbollah è il braccio armato « In Iran un covo di sicari» La da: Hezbollah è il braccio armato WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I servizi di informazione americani non sembrano avere molti dubbi. Il gruppo a cui ricondurre la robusta ripresa del terrorismo internazionale in pieno svolgimento, compreso l'assassinio di Mohammed Hussein Naghdi, avvenuto martedì a Roma, è la setta fondamentalista islamica Hezbollah, protetta, ispirata e, si sospetta, forse addirittura diretta dal governo dell'Iran. Numerosi indizi inducono gli investigatori americani a concludere che, oltre all'azione terroristica di Roma, Hezbollah sarebbe variamente collegata a numerosi attentati condotti, nell'ultimo anno, in Europa, America Latina e Asia, oltre che negli Stati Uniti, dove la psicosi per la ripresa del terrorismo internazionale è risalita allo zenith dopo l'attentato del World Trade Center. Ieri un giudice ha deciso l'espulsione di Omar Abdel-Rahman, lo sceicco cieco del New Jersey, capo del gruppo fondamentalista accusato dell'attentato. Poche ore dopo, a testimonianza dello stato di tensione crescente, l'edificio che ospita l'Fbi a New York è stato improvvisamente sgombrato nel timore che vi stesse per esplodere una bomba. E' stato proprio un alto funzionario dell'amministrazione Clinton a confidare al «Los Angeles Times» i pesanti sospetti che gravano su Hezbollah e il governo iraniano. «Hezbollah ha detto il funzionario - si è ormai affermato come il più potente gruppo terroristico internazionale, con tentacoli che si diramano in ogni continente con la sola esclusione dell'Antartide». Secondo gli specialisti americani di anti-terrorismo, Hezbollah va ritenuto responsabile di un numero di attentati collocabile tra i 40 e i 50 nei quattro anni di governo dell'attuale presidente iraniano Hashemi Rasfanjani. «Quel regime è deciso a usare assassinii e terrore ogni volta che ritenga necessario eliminare quelli che considera nemici del loro governo». Si tratta di una conclusione che rovescia l'immagine di moderazione che il successore dell'Ayatollah Khomeini ha cercato, con qualche successo, di offrire dalla sua salita al potere. Già un mese fa, un portavoce del Dipartimento di Stato americano avvertì, senza mezzi termini, che «i servizi segreti iraniani sono direttamente implicati in assassinii in Europa e altrove, oltre che in parecchi attentati a base di esplosivo in Medio Oriente, Europa e America Latina». I sospetti cominciarono a prendere corpo dopo l'esplosione, l'anno scorso, di una bomba all'ambasciata israeliana di Buenos Aires, attentato che uccise 29 persone e ne ferì 242. Fu l'inizio dell'inversione di tendenza che segnalò una ripresa del terrorismo intemazionale. Attentati ai danni di turisti occidentali in Egitto, bombe contro condotte petrolifere in Sud America e contro negozi della catena americana del Kentucky Fried Chicken in Colombia, tutte queste azioni sono apparse più o meno indirettamente riconducibili a Hezbollah, definito dalla Cia «il più aggressivo e il più letale dei gruppi terroristici esistenti». Gli specialisti americani addebitano al «Partito di Dio» anche l'ultimo attentato di Calcutta, in cui sono morte 45 persone. Paolo Passarini Lo sceicco Abdel Rahman

Persone citate: Abdel Rahman, Clinton, Hashemi, Mohammed Hussein, Omar Abdel-rahman