AL CENTRO DI DUE FUOCHI di Roberto Martinelli
Referendum, Craxi vota no AL CENTRO DI DUE FUOCHI Lj ALLARME terrorismo, lanciato dal ministro dell'Interno, arriva in una giornata drammatica per le voci di un attentato contro Khameney e coglie i servizi segreti italiani impreparati ad affrontare una qualsiasi situazione di emergenza. Sisde e Sismi, dopo gli improvvisi ed inspiegabili ribaltoni dell'estate scorsa, sono ancora impegnati in una lenta e complessa opera di ristrutturazione che non può ancora assicurare le coperture informative necessarie a prevenire attentati dimostrativi. Né tantomeno agguati del tipo di quello che martedì è costato la vita ad uno dei leader dell'opposizione al regime di Teheran. Da quasi due anni, i nostri servizi sono stati smobilitati dal fronte naturale dell'antiterrorismo ed impegnati su quello della lotta contro la criminalità organizzata e del traffico internazionale della droga. I deboli segnali di ripresa di una possibile ripresa di attività destabilizzanti da parte di gruppuscoli estremisti non era stata presa mai sul serio anche se erano stati segnalati alcuni episodi inquietanti per sospetti legami con organizzazioni straniere. Il vero allarme rosso è scattato dopo l'attentato al Trade Center di New York che ha fatto seguito a tutta una serie di indicazioni precise che hanno fatto capire come anche l'Europa corresse il rischio reale di diventare un vero e proprio campo di battaglia della vendetta khomeinista. La situazione Italia è stata esaminata nel corso di numerosi colloqui segretissimi che si sono tenuti nei giorni scorsi tra i capi dei nostri servizi e di quelli alleati. Non è stato fatto mistero del fatto Roberto Martinelli CONTINUA A PAG. 4 SETTIMA COLONNA
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