Contro le aziende Efìm richiesta di fallimento di E. Bac

Contro le aziende Efìm richiesta di fallimento LApi: se non pagheranno le commesse ricevute Contro le aziende Efìm richiesta di fallimento La piccola e media impresa va al contrattacco nella battaglia che sta conducendo contro l'Efim, l'ente di Stato messo in liquidazione che dal 18 luglio ha sospeso i pagamenti ai fornitori, ed è pronta a chiedere il fallimento delle aziende del gruppo e a ricorrere alla Corte costituzionale. Settanta imprese piemontesi rischiano la chiusura con il rischio della disoccupazione per circa duemila lavoratori, a causa di fatture non pagate, di commesse ordinate, ricevute e non onorate dall'Efim. Ieri sera il Comitato creditori Efim (ormai gli imprenditori si sono organizzati), che si è costituito il 25 febbraio, si è riunito e ha deciso una linea di azione secondo una scala graduata di interventi. Il comitato intende incontrarsi, entro dieci giorni, con i ministri del Lavoro e del Bilancio, con il commissario liquidatore dell'ente, Predicri, e con il presidente della Finmeccanica per «richiedere un provvedimento tampone che garantisca i crediti dovuti». Contemporaneamente si farà promotore di un incontro con l'Abi (Associazione bancaria italiana) per ottenere una maggiore disponibilità creditizia a favore delle aziende in difficoltà. Se queste due azioni contemporanee non dovessero ottenere risposta, il Comitato creditori bloccherà le forniture e chiederà il fallimento di una o più aziende del gruppo Efim e farà ricorso alla Corte costituzionale «per il rispetto delle pari condizioni tra creditori». Dopo gli inutili incontri a Roma con i parlamentari e con il governo, l'Api (Associazione piccola e media impresa) ha deciso di uscire allo scoperto e giocare le ultime carte nei prossimi giorni per risolvere una situazione che si trascina ormai da otto mesi. [e. bac]

Persone citate: Lapi

Luoghi citati: Roma