Nargiso in Davis con Camporese

Nargiso in Davis con Camporese Nargiso in Davis con Camporese Sarà il secondo singolarista Per pensarci meglio, e possibilmente per non sbagliare, Adriano Panatta si è preso un giorno in più per decidere. Il Brasile è avversario scomodo e il capitano dell'Italia del tennis non ha scordato, supponiamo, le dolenti vicende di Maceiò e le accuse, peraltro fondate, di aver preparato la spedizione azzurra con colpevole leggerezza. Così Panatta ci ha pensato su un altro giorno e ieri ha scelto i due giocatori che mancavano all'appello, dato che Camporese (n. 66) e Nargiso (87), al di fuori di ogni sospetto, stanno già facendo dieta nella clinica di Chenot. La maglia azzurra toccherà a Caratti (164) e a Cane (200), e ciascuno è libero di trarre le proprie conclusioni, che di certo non saranno entusiastiche. In verità la scelta era abbastanza scontata. Cancellato il nome di Stefano Pescosolido, che si è tirato fuori dalla mischia facendo un favore a Panatta, l'altro giorno il numero dei pretendenti si è ancora assottigliato per colpa di un attacco di appendicite che ha colpito il povero Gianluca Pozzi in quel di Key Biscayne. Il barese è stato operato, addio Brasile. Restava dunque un solo dubbio, e Panatta l'ha risolto depennando dalla lista il nome di Renzo Furlan, considerato forse con troppa fretta un giocatore capace di esprimersi al meglio solo sulla terra rossa. In verità Furlan ha battuto pochi giorni fa Nargiso sul cemento di Key Biscayne, dove ieri ha perduto contro lo statunitense Malivai Washington. Un ri¬ sultato che ha risolto le incertezze di Panatta, anche se il nero americano ha perso un set e, non dimentichiamolo, è il numero 18 nelle classifiche mondiali. Strano destino, quello di Furlan: l'anno scorso non è stato ritenuto all'altezza per la sfida Maceiò, dove si giocava sulla terra rossa, oggi è stato scartato malgrado la miglior posizione in classifica (54), gli evidenti progressi mostrati sul veloce e la recente vittoria contro Nargiso, cioè l'azzurro che quasi certamente sarà in campo come secondo singolarista. «Fino a tre mesi fa non pensavo affatto a Nargiso come secondo singolarista, o ci pensavo poco. Oggi invece le cose sono cambiate» ha detto Panatta la sciando intendere quel che ha in mente e che non ha ancora detto. In compenso ha liquidato con poche parole l'esito dello scontro diretto fra Furlan e Nargiso. «Le sfide fra italiani non contano mai molto: sono nel tennis da troppi anni per farmi incantare da un paio di risultati». Punto e a capo. Argomento chiuso. «In ogni caso non lascerò passare molto tempo prima di dare la formazione: voglio che i giocatori si preparino con serenità» Dovrebbe andare così: Camporese e Nargiso in singolare, Cane in doppio a fianco di Camporese se Nargiso dovesse sentirsi stan co. Speriamo che funzioni: un'altra sconfìtta contro il Brasile sarebbe una scelleratezza senza perdono. Cario Coscia ROMA. Adriano Panatta ha deciso. Saranno Paolo Cane e Cristiano Caratti gli altri due azzurri da aggiungere a Omar Camporese e Diego Nargiso per formare la squadra che affronterà il Brasile dal 26 al 28 marzo a Modena nel primo turno della Coppa Davis 1993. Cane e Caratti, impegnati nel torneo Challenger di Bergamo, raggiungeranno appena possibile il capitano e i compagni nella clinica meranese del dottor Chenot. Sabato a Bolzano gli azzurri incontreranno in amichevole la Cecoslovacchia con incasso devoluto in beneficenza. Domenica trasferimento a Modena. Diego Nargiso in doppio potrà lasciare il posto a Cane. E' convocato anche Caratti Camporese, numero 66 in classifica, giocherà singolare e doppio