Algeri bombe islamiche contro i politici di E. St.

Ucciso un ex ministro e ferito quello del Lavoro, smentito l'omicidio del responsabile dello Sport Algeri, bombe islamiche contro i politici E al Cairo sfiorata una strage, bus minato davanti alNile Hilton Ucciso un ex ministro e ferito quello del Lavoro, smentito l'omicidio del responsabile dello Sport NORD AFRICA ALGERI. Duplice attentato ad Algeri, sul quale si allunga l'ombra dell'integralismo islamico: l'ex ministro dell'Istruzione, Djilali Liabes, è stato assassinato ieri mattina mentre usciva di casa (tre killer gli si sono avvicinati e ciascuno gli ha sparato un proiettile alla testa), mentre il ministro del Lavoro, Tahar Hamdi, è rimasto ferito poco dopo. Le autorità hanno invece smentito la notizia di un terzo attentato in cui sarebbe stato dilaniato da una bomba il ministro dello Sport, Abdelkhader Khamri. Alcune ore dopo l'uccisione di Liabes, uno dei terroristi è stato trovato morto a circa 500 metri dal luogo della sparatoria: secondo la polizia, era stato ferito mortalmente all'arteria femorale, mentre contro i suoi due complici è scattata una vasta caccia all'uomo. In poco più di un anno - hanno reso noto le autorità - la lotta tra le forze di sicurezza e i gruppi clandestini integralisti ha provocato oltre 600 morti. Liabes, 45 anni, era uscito dal governo lo scorso luglio per dirigere l'Istituto nazionale di studi strategici. Noto intellettuale, ex docente di sociologia, si era schierato a favore del «golpe» bianco dei militari che l'anno scorso, profilandosi una vittoria del Fronte di salvezza islamico, annullarono le prime elezioni legislative multiparti- tiche e insediarono una Commissione di Stato che ha messo fuori legge il Fronte. E l'offensiva integralista colpisce anche l'Egitto, dove continua l'attacco contro i turisti stranieri. Ieri, al Cairo, nella centralissima piazza Tahrir si è sfiorata la strage: una bomba è esplosa, seminando il panico tra la folla, senza - fortunatamente - provocare vittime. L'ordigno era stato collocato sotto un pullman turistico vuoto, nelle adiacenze del museo egizio. L'esplosione ha aperto una grande buca e ha distrutto i vetri e il comparto bagagli del pullman. Anche i finestrini di altri cinque pullman parcheg¬ giati nelle vicinanze sono andati in frantumi. L'esplosione è avvenuta a 20 metri di distanza dal caffè «Wadi el Nil», il locale dove il 26 febbraio tre persone erano rimaste uccise in un analogo attentato attribuito alla «Jamaa Islamiya», il gruppo eversivo islamico guidato dall'esilio negli Usa dallo sceicco cieco Omar Abdel-Rahman. Secondo gli inquirenti, anche l'attacco di ieri è da attribuire alla «Jamaa», che aveva annunciato una ripresa delle violenze per rappresaglia contro la repressione del governo ai danni dei simpatizzanti dell'integralismo islamico in Egitto. Dal giugno del '92 sono stati più di 15 gli attacchi contro gli stranieri. L'ultimo avvertimento al governo cairota è apparso ieri sul quotidiano fondamentalista «Al Shaab»: a lanciarlo è stato Khaled al Qousi, l'emiro della «Jamaa» ad Assuan, nell'Alto Egitto. L'emiro ha sconsigliato i turisti dall'awenturarsi nella zona. [e. st.]

Persone citate: Omar Abdel-rahman, Tahar Hamdi, Wadi

Luoghi citati: Algeri, Alto Egitto, Assuan, Cairo, Egitto, Nord Africa, Usa