SE DI PIETRO CADE SUL PARINI PESCA INSIDIOSO NEL TURBATO STAGNO

SE DI PIETRO CADE SUL PARINI PESCA INSIDIOSO NEL TURBATO STAGNO LA POSTA IN GIOCO SE DI PIETRO CADE SUL PARINI PESCA INSIDIOSO NEL TURBATO STAGNO BELL'ULTIMA puntata vi ho indirizzato T^k una raffica di denominazioni che iWL avrebbero dovuto suonarvi se non I ^& nuove, strane: blob di versi? poeti farI citi? poesie sintetiche (l'ultima l'ho ag- I giunta ora). Chi lascia la poesia vecchia I per la nuova, sa cosa smonta, non sa cosa trova. La manipolazione dei versi I V sta producendo mostri inediti, e la pro*JL V duzione di giochi nuovi tiene testa alla produzione di esempi di giochi già visti. Io vi vorrei parlare di anagrammi, qualche volta. Ho ritagliato un titolo del!Sole - 24 ore (supplemento della domenica) che, parlando di giovani registi cinematografici prometteva: «Non solo colossei da collasso». Non sono sicuro di averne capito il senso, ma so che colossal è anagramma di collasso. Anzi, è qualcosa di più di un anagramma, è ima sorta di antipode Se tenete ferme le prime tre lettere (col-), e rovesciate le altre (ossal; -lasso) ritrovate le due parole. Altri casi? Boh. Mah. Beh. Ma urgono i versi, e inizierei da Blob. Voi sapete che Blob è quella trasmissione di RaiTre che monta spezzoni televisivi, facendo arrabbiare Paolo Frajese e Onofrio Pirrotta, e deliziando gli altri telespettatori. Voi forse non sapete che vi sono stati molti tentativi, non riusciti, di rifare blob sulla carta stampata. Bene, molti di voi, hanno partecipato al nostro gioco dei « meta versi» proponendo una specie di blob poetico. Il gioco consiste nel montare assieme versi di diverse provenienze, e dotarli di un titolo ad hoc. Il primo lettore a giocare così, e a proporre la denominazione, è stato Pier Antonio Parisotto (Schio VI): L'inchiesta Mani Pulite: E' arrivata la bufera (Bascel) Di Pietro in alto mar per dritto segno (Dante, Par. XI-120) Pesca insidioso nel turbato stagno (Parini, La caduta) Oppure: Cossiga, l'ex picconatore Movesi il vecchierel canuto e bianco (Petrarca) a tarda notte, costeggiando il Tebro (Panzacchi) con la piccozza d'acciar ceruleo (Pascoli) per dir tante cose e poi tante... (Pascoli) E al fine tace, smarrito (Graf). Qualcosa del genere l'ha fatta anche Siro Stram accia (Baveno NO): Lo villanello a cui la roba manca (Dante, Inf. XIV, 7) Onde, siccome suole, (Leopardi) Porti la pelle dei tuoi piedini (Pascoli). Patrizia Barbini si è data, invece, alle poesie sintetiche: la tecnica dei metaversi (impiegata con omonimie e doppi sensi a palate) porta dal primo all'ultimo verso della stessa composizione: Ei fu. Siccome immobile... Che fine! Tal quale fabbricato. Vicino all'obiettivo s'innalzò. ... accanto a lui posò. Attenzione ai cambiamenti di senso (sono come scambi ferroviari che smistano le parole di qua e di là): abbiamo immobile aggettivo e sostantivo; fine femminile e maschile; obiettivo come «scopo» e come «strumento fotografico». Un altro blob, di Raffaella Gonfalonieri, parla di moda balneare: Chiare fresche et dolci acque, (Petrarca) Ove il mio corpo fanciulletto giacque (Foscolo) Qui su l'arida schiena (Leopardi) Trafitto da un raggio di sole. (Quasimodo) O Marina di Pisa, quando folgora il solleone! (D'Annunzio). Quante volte diss'io Allor pieno di spavento: (Petrarca) «Ohimè, quanto somiglia al tuo costume il mio!» (Leopardi). .Altri due fulminei blob di Confalonieri sono i seguenti: H vaso di coccio Se tu m'aspetti, Mensola mia bella (Boccaccio) non sperar di vedermi in terra mai (Petrarca). Enuresi In questo letto, ove fra l'ombre assonno (Meninni) ci si risveglia come in un acquario (Cardarelli). Un altro gioco impegnativo di Confalonieri è quello di anagrammare ì versi: Movesi il vecchierel canuto e bianco, le mucche vive son: le ciba, e i tori anco. Si incacebia il bove, e le cornute move: sei vuote vacche ci eliminò, e '1 branco calò nei brevi «mu»... e il vecchio è stanco. Resterebbe da parlare dei poeti farciti, e di altre cose assai complicate, ma aggiungo solo un metaverso classico di Corrado Giove (Roma), da Rilke a Dante, e vi rimando alla prossima settimana: Signor è tempo, grande era l'arsura... chiedono acqua e vino per frescura, e poi di mangiare tanto di polenta... E ciascuna di lor fosse contenta. Scrivete a: Stefano Bartezzaghi, «La posta in gioco», La Stampa-Tuttolibri, via Marenco 32, 10126 Torino. Stefano Bartezzaghi Facciamo il Blob dei metaversì inventando anche il titolo adatto n

Luoghi citati: Baveno, Roma, Schio, Torino