«Non è un lavoro fare l'oroscopo»

«Non è un lavoro fare l'oroscopo» Sentenza contro una giornalista Rai, che aveva chiesto di essere assunta «Non è un lavoro fare l'oroscopo» E i giudici della Cassazione beffano gli astri ASTROLOGI DISOCCUPATI PER LEGGE LA Cassazione beffa gli astri. I quali, forse, avranno raccontato tante cose all'astrologa di punta della Rai, ma non quella che più di tutte le interessava: il suo licenziamento. Antonia Bonomi, pubblicista e astrologa di grido fino al 1985 quando faceva l'oroscopo dalle frequenze Rai, altro non chiedeva che essere assunta. Da 17 anni prevedeva la giornata a chi crede nello Zodiaco, e ad un certo punto ha deciso di far causa all'azienda, chiedendo l'assunzione. Cosa che è stata riconosciuta in primo grado, ma smentita dalla Cassazione, secondo cui fare l'oroscopo non è un lavoro. Gli astri, ad Antonia Bonomi, questo rischio non l'avevano ventilato. Nel suo studio alla periferia di Roma, Lucia Alberti accusa e fa autocritica: «Mi sono trovata tante volte in situazioni come questa - dice l'astrologa-scrittrice - e ne sono uscita perché non ho mai cercato l'assunzione. Pre- ferisco la libera professione. Ma sancire, con una sentenza, che fare l'oroscopo non è un lavoro, mi sembra assurdo e offensivo». Scusi, ma quanto ci vuole per leggere gli astri e registrare l'oroscopo alla radio e in tv o scriverlo per un giornale? «Da una a due ore ogni giorno - continua la Alberti - ed è un lavoro tutt'altro che semplice, per il quale ci vuole una professionalità molto alta. La colpa di fatti come quello successo alla Bonomi è anche nostra: dovevamo arrabbiarci quando porci e cani hanno iniziato a scrivere gli oroscopi, spacciandosi per astrologi, senza avere alcuna preparazione. Gran parte degli oroscopi pubblicati dai periodici viene scritto da giornalisti che siglano le previsioni senza capirci nulla. Certo che il nostro non è più un lavoro, lo fanno tutti...». «Neppure io cerco l'assunzione - continua Francesco Waldner, astrologo del settimanale "Noi" ma non perché il mio non sia un lavoro. Comunque, se lo vogliono, sono pronto ad invitare i giudici della Cassazione a trascorrere una giornata con un astrologo, e verificare quanto e come lavorano». «Tre ore al giorno come minimo - aggiunge Massimo Fornicoli, astrologo del Tg2 fino a giugno, ora passato al Grl (ogni sera alle 23,10) dopo la sospensione della sua rubrica - e soltanto per una previsione generica. Assurda la sentenza della Cassazione. Sarebbe come dire che un giornalista che scrive solo rubriche di cucina o auto non è un giornalista. Svilire la nostra attività è ingiusto, se non altro per il gradimento del pubblico: quando leggevo gli astri su Raidue mi vedevano in 4 milioni». Ma allora, perché ha smesso? «Perché se rimanevo avrebbero dovuto assumermi, dopo 5 anni di contratti di collaborazione». Dunque il problema dell'inquadramento degli astrologi esiste... «Sì, esiste. Gli astri ci aiuteranno», [fla. cor.] ni• » 11 » • » • ■ • L'astrologa Lucia Alberti

Persone citate: Antonia Bonomi, Bonomi, Francesco Waldner, Lucia Alberti

Luoghi citati: Roma