Scoppia la faida tra coloni e arabi

Scoppia la faida tra coloni e arabi Nel Golan ebrei tentano per protesta di sconfinare in Siria, guerriglia a Gerusalemme Scoppia la faida tra coloni e arabi Un giorno di agguati e vendette in Israele, tre morti TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Un'ondata di violenze senza precedenti ha sconvolto ieri Israele, i territori occupati e le alture del Golan proprio nelle ore in cui a Washington il primo ministro Yitzhak Rabin affrontava con il presidente Usa Bill Clinton le questioni del processo di pace e della lotta all'integralismo islamico. Il bilancio della giornata è pesante, sia in termini di vittime (almeno tre morti e due feriti gravi), sia in termini politici: fra i palestinesi dei Territori, a dare il tono sono sempre più gli attivisti armati dei «comitati d'urto», e sempre meno gli esponenti del «partito della pace»; fra i coloni ebrei serpeggia l'esasperazione - perché colpiti da attentati quotidiani - e aumenta la tentazione di sostituirsi all'esercito: già ieri, gruppi di coloni hanno eretto in Cisgiordania blocchi stradali e attaccato automezzi con targa araba. Sul Golan, i coloni hanno tentato di varcare le linee dell'Onu e di entrare in territorio siriano «per spiegare a Assad che potrà ottenere da Israele un accordo di pace, ma non il Golan». In serata, i coloni si sono impadroniti per alcune ore del centro di Gerusalemme, si sono scontrati con reparti di polizia e hanno dato fuoco a pneumatici a poche decine di metri dalla resi- denza di Rabin. Per tutta la giornata, i giornali radio sono stati simili a bollettini di una guerra strisciante e insidiosa, senza divise o trincee. Ore 8: ad Afula, in Galilea, un attivista delle «Aquile rosse» palestinese aggredisce un ebreo immigrato dagli Usa e lo ferisce alla schiena. Ore 9: a Kazrin, sul Golan, un colono è insospettito dal comportamento di un druso, gli spara addosso e lo ferisce in modo grave. Ore 10: ad Eli, un insediamento della Cisgiordania, un furgone con targa palestinese travolge e uccide due autostoppisti israeliani, poi scappa. La polizia non è in grado di stabilire se sia stato un incidente o un attentato; per i coloni non ci sono dubbi. Ore 11 : a Gaza, da un'auto in corsa vengono esplosi contro una jeep militare alcuni spari, che non vanno a segno. Ore 12: a Gerusalemme viene rinvenuto un cada^ vere, non identificato. Ore 14: a Ramat Gan, presso Tel Aviv, un avventore in un negozio di armamenti è ferito in modo grave da un proiettile, mentre esaminava la canna di una pistola. Ore 15: a Beit Shemesh, presso Gerusalemme, un israeliano è accoltellato da un palestinese. Ore 16: in Cisgiordania, autisti palestinesi sono aggrediti da gruppi di coloni infuriati. In una tempestosa seduta alla Knesset, il vice premier Shimon Peres ha annunciato che la polizia ha già adottato misure di emergenza (abolite le licenze, rafforzate le fila con volontari e pensionati) ma ha anche avvertito che la lotta all'Intifada dei coltelli è resa più complessa dal fatto che non risulta che essa sia stata concepita a tavolino da un unico comando clandestino. Fra i primi a tentare di rappresentare il clima psicologico diffusosi anche a Tel Aviv in questi giorni di pesante insicu¬ rezza personale vi è stato il noto drammaturgo Yehoshua Soboi. «Innanzi tutto - ha scritto ieri sul quotidiano "Hadashot" - ho informato i miei familiari che da ora in poi noi costituiamo l'avamposto numero 5 della via Melchett». Di conseguenza, ha ordinato alla moglie di perlustrare «l'asse» che collega il balcone alla cucina, e anche la suocera è stata armata di olio bollente, «per ogni evenienza». Poi il drammaturgo è strisciato lun¬ go i muri, con una pistola carica in mano, e si è tuffato nello spaccio del quartiere. «Parola d'ordine», gli ha intimato il venditore, armato con un fucile a canne mozze e protetto dal frigorifero. Ottenuta una risposta soddisfacente, questi gli ha venduto pane, latte e margarina, con i quali il drammaturgo è riuscito poi a riguadagnare l'«avamposto numero 5». AMoBaquis Dopo l'appello del capo della polizia israeliana a girare armati, una ragazza si esercita al poligono (FOTOAP]