La Madama Reale contro i due cognati di Luciano Curino

La Madama Reale contro i due cognati Oggi in regalo con «La Stampa» un altro fascicolo della «Storia del Piemonte a fumetti» La Madama Reale contro i due cognati Dopo un assalto nei prati di Porta Nuova si contarono 3 mila morti Nove anni dopo la peste, la guerra civile. Il fatto è che, morto il duca Vittorio Amedeo I, la duchessa Maria Cristina, detta Madama Reale, si era fatta eleggere reggente dello Stato in nome del figlio minorenne, ed ebbe contro i due cognati della dinastia sabauda, cardinale Maurizio e Tommaso principe di Carignano. La Francia intervenne a sostenere i diritti della duchessa, i cognati ebbero dalla loro parte la Spagna. La guerra desolò Torino e il Piemonte. I torinesi divisi in "principisti" e "madamisti". Più numerosi i primi: temono che l'intrigante cardinale Richelieu faccia del Piemonte una provincia francese. Il principe Tommaso, appoggiato dagli spagnoli, prende Torino («Prinsi Toma riva a Turin / con na brigada 'd birichin, / sensa credit, pien 'd debit. / Viva la facia 'd prinsi Toma», sono gli ultimi versi di una canzone diventata popola¬ re). Fuga dei francesi e dei madamisti più invisi, le loro case saccheggiate. La duchessa si rifugia nella Cittadella presidiata dai francesi. Vi resta pochi giorni perché Richelieu manda truppe che la portano salva in Savoia. Si combatte una singolare guerra. L'esercito francese, oltre a tenere la Cittadella, circonda Torino ma a sua volta è circondato da quello spagnolo. Non è che gli spagnoli si impegnino molto, e la città è lasciata a sé, bombardata dalla Cittadella e dai Monti dei Cappucini (conquistata la ridotta del Monte, i francesi hanno massacrato i 400 difensori rifugiati nella chiesa). Tremila morti nei prati di Porta Nuova dopo una disastrosa sortita della cavalleria del principe Tommaso. Case dilaniate dalle bombe e s'incomincia a soffrire la fame. I soldati ricevono mezza razione, nei magazzini vi sono soltanto 16 mila sacchi di grano, che non può essere macinato perché i francesi hanno deviato le acque della Dora che azionano i mulini. Un po' viene pestato su lastre di marmo tolte ad edifìci. La notte del 14 settembre si armano cittadini volontari per un'ultima disperata sortita ver¬ APELLA FEB BECAB. so il Valentino, ma dopo impari lotta il principe rientra in città con gli uomini rimastigli. Quattro giorni dopo, la resa. La duchessa ritorna a Palazzo, «Viva Madama» gridano i suoi fautori. L'assedio durò 135 giorni. Fu spietato, ma anche cavalleresco. Alla duchessa, nei giorni che fu nella Cittadella, per evitarle il militaresco rancio il principe le fece avere pranzi regali. Dopo la capitolazione, il principe e i suoi uomini ebbero l'onore delle armi. Luciano Curino 61 "WWW BEALE' CBSnUA ESCE (WXA CJTCAPELLA FEB BECAB.

Persone citate: Case, Maria Cristina, Monte, Prinsi Toma, Turin, Vittorio Amedeo I

Luoghi citati: Carignano, Francia, Piemonte, Spagna, Torino