Tangenti, giro di vile Gii imputati a confronto

Tangenti, giro di vile Gii imputati a confronto Una settimana decisiva per le inchieste Tangenti, giro di vile Gii imputati a confronto Comincia una settimana di importanti verifiche per le inchieste sulla Tangentopoli torinese. Bianca Dessimone, l'anziana presidente del comitato di gestione dell'Usi di Asti, sarà posta a confronto dal pm Vittorio Corsi con alcuni coimputati, o altri indagati. Il magistrato non fa nomi. La logica farebbe pensare all'ex assessore regionale Maccari, e allo stesso Savoino, che, di politici e miprendiluri, ne ha tirati in ballo parecchi nel suo ormai famoso e misterioso memoriale. Molto dipende dalli prime annunciato ammissioni della ex maestrina di Asti che, per ora, restano «copertissime» dal segreto istruttorio. Il Centro servizi del Fisco è un altro capitolo importante. Vi sono conferme che diversi imprenditori hanno versato denaro per una tangente. Giacomo Caputo, un ingegnere della «Recchi», ha ammesso di averlo raccolto e consegnato ad mi imprenditore morto negli anni scorsi. Fine provvisoria della pista. Nella realizzazione del complesso di corso Marche sono state impegnate, fra le altre imprese, la Recchi, la Gilardi Costruzioni e la Boriili, coinvolte in altre vicende tangentizie. A quali politici è finito il denaro? In procura si aspettano di saperne di più anche da Francesco Di Mattia, l'amministratore delegato della concessionaria Edilpro rinchiuso alle «Vallette». Una terza verifica è attesa sui retroscena per la costruzione della nuova aerostazione di Caselle: dopo essersi trincerato dietro la «facoltà di non rispondere», Maurizio Bordon, il presidente della Sagat, società che gestisce l'aeroporto, ha cominciato ad ammettere di aver ricevuto 100 milioni. Deve essere reinterrogato. Dopo una settimana di isolamento nel carcere di Cuneo, avrà deciso di confessare qualcosa di più? Per ora, di eclatante, resta all'onor della cronaca, quella sua clamorosa gaffe di lunedì scorso: Bordon credeva che fosse «passato» il decreto Conso e, davanti al procuratore aggiunto Maddalena, abbozzò un improvvido: «Ma lasciamo stare, tanto c'è il decreto che risolve tutto». Marco Borini (capocordata delle imprese che si aggiudicarono l'appalto da 100 miliardi) ha parlato di altri 500 milioni versati alla corrente socialista di Signorile (da qui l'avviso di garanzia all'on. Felice Borgoglio) di cui, allora, faceva parte anche Bordon. Una somma relativamente modesta per quel lavoro, ma che sarebbe stata scucita solo per «far correre» la pratica presso il nùnistero. Bruno Binasco, il top manager dell'Itinera (altra impresa interessata all'ap¬ palto), avrebbe confermato l'accusa. Cosa dirà adesso Bordon? E cosa potrebbe aggiungere Binasco, personaggio di ben altro spessore per la Tangentopoli torinese? Binasco dirige una delle prime cinque imprese italiane nel settore delle costruzioni. E' stato accusato di corruzione a Milano e ad Aosta (dove risponde anche del reato di associazione per delinquere con altri imprenditori). Nell'ambiente gli riconoscono una memoria di ferro e una non comune abilità nel pilotare affari attraverso vecchie e nuove alleanze. Il suo gruppo (che fa capo al latitante Marcellino Gavio, l'uomo dagli otto bypass coronarici) ha molto curato in questi anni anche i rapporti con la classe politica. L'uomo giusto per questa stagione di Tangentopoli. Anche per svelarne gli accordi. A Torino, però, il dottor Bruno Binasco ha ammesso l'indispensabile. Qualcuno dice le «briciole». In questi giorni verrà risentito pure lui. E questa volta anche da altri magistrati. Come il pm Luigi Marini, titolare dell'inchiesta sulla costruzione dell'autostrada del Frejus: Urinerà è capocommessa per il lotto Rivoli-Avigliana e, con gli altri appalti ottenuti, risulta tra le imprese più impegnate in quei lavori. Binasco racconterà qualcosa di più? La Dessimone tàccia a faccia per Asti con Savoino o Maccari Di nuovo dal giudice Bordon e Binasco sull'aeroporto I manager Itinere Bruno Binasco (foto sopre) e l'ex presidente della Sagat Maurizio Bordon (a destra)

Luoghi citati: Aosta, Asti, Binasco, Caselle, Cuneo, Milano, Torino