Corrado, riecco il grande sadico nel sabato del video-villaggio

Corrado, riecco il grande sadico nel sabato del video-villaggio TIVÙ'& TIVÙ' Corrado, riecco il grande sadico nel sabato del video-villaggio NEL sabato del villaggio di Canale 5 è ritornata la Corrida di Corrado. Ma non soltanto: l'altra sera ha preso il via pure un ciclo di otto film dedicati alle «nuove tendenze del cinema italiano». Si è cominciato con «Stanno tutti bene», realizzato nel '90 da Giuseppe Tornatore, protagonisti Marcello Mastroianni e Salvatore Cascio, la storia di un pensionato che lascia la sua Sicilia per far visita ai cinque figli sparsi per l'Italia: il viaggio della speranza si rivelerà carico di delusioni, Mastroianni scoprirà che i suoi figli non stanno per nulla tutti bene. Sabato prossimo toccherà a «La settimana della sfinge», seguiranno «Piccoli equivoci», «Cavalli si nasce», «L'aria serena dell'Ovest». «I cammelli», «Corse di primavera» e «Mio caro dottor Grasler». Nuovo cinema italiano, sì, ma piazzato di sabato sera, all'ora del vampiro. Meglio di niente? Prima di Tornatore c'era la Corrida (6 milioni 373 mila spettatori sabato, secondo dopo il «monstre» «Saluti e baci», quasi 10 milioni). Incredibile spettacolo, la Corrida. L'altra sera ha partecipato, tra gli altri, un concorrente che interpretava (interpretava?) la canzone di Masini «Perché lo fai?»: un titolo, una sintesi. Perché lo fanno? Perché mai tante persone si ritrovano in un programma come questo, che chiaramente li usa, li sfrutta? Per esibizionismo, si capisce, per andare in tv che è sempre gratificante, per avere un momento di gloria, o di video-gloria, che ormai è lo stesso. E' chiaro che la Corrida non cerca talenti, cerca qualcuno da mandare allo sbaraglio. Altrimenti non si spiegherebbe come, fra tutti coloro che presentano regolare domanda di partecipazione, vengono regolarmente scelti personaggi non solo bizzarri, ma che se ballano non sanno ballare, se cantano non sanno cantare e se suonano non sanno suonare. Con qualche eccezione ogni tanto. Il punto fondamentale e più delicato sono le selezioni. Subito ti dici: ma questi sono sadici, cercano dei povericristi che siano strani, buffi o patetici e li lanciano davanti alle te¬ lecamere per far spettacolo di fronte a una platea di altri sadici, incantati dall'orrido. Ma in realtà i criteri di scelta devono essere più complicati, perché non basta trovare il personaggio bizzarro: deve essere bizzarro ma domabile nello stesso tempo, uno che, ai confini della sua innocua follia esibizionistica, si possa facilmente tenere e bada e tirar via dalla ribalta. E qui entra Corrado, che conserva saldamente in pugno le redini della tenzone, coadiuvato dal maestro Pregadio, suo complice da tanti anni alla guida della povera orchestra, sottoposta a rovinose ingiurie. Corrado, il più sadico di tutti, intrattiene con perfidia i partecipanti al gioco: ma bisogna riconoscere che non è perfido soltanto con i poveri diavoli, ma anche con tutti gli Illustri Ospiti che ha avuto di fronte nella sua luminosa carriera. Accanto a lui, Antonella Elia: tra le nuove conduttrici è la più brava. E' carina e spiritosa, e usa bene i congiuntivi. Che volete di più? Alessandra Co mazzi — I zzi I

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