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Trovato morto in casa Overdose o aggressione? Pregiudicato, una siringa vicino e una ferita al capo Trovato morto in casa Overdose o aggressione? E' morto sul pavimento della cucina, una ferita al capo, una siringa accanto al piede. Lo ha trovato un amico con il quale aveva diviso anni di carcere per una storia di droga. Vincenzo Adriano, 46 anni è stato aggredito o è deceduto per overdose? I funzionari della mobile lasciano aperte le due ipotesi. E la magistatura attende risposte dall'esame necroscopico. Adriano era nato a Gioiosa Jonica (Reggio Calabria). Era venuto a Torino ancora ragazzo con i genitori, ma, dopo la morte del padre, la madre era tornata al paese e lui era rimasto solo. Frammenti della sua storia affiorano dalle pagine dei fascicoli della polizia. Furti, violenze, truffe. Dieci anni fa, nel novembre '82, la Guardia di finanza sgominò una banda che spacciava droga a Mirafiori. Settantanove le persone arrestate. Capi e gregari. Tra loro c'erano Vincenzo Adriano e Concetto Tagliata, siracusano, 54 anni. Nel settem¬ bre '85 s'iniziò il maxiprocesso alle Vallette con cinquanta imputati. Per il pubblico ministero Vincenzo Adriano e Concetto Tagliata erano personaggi di rilievo nella organizzazione che aveva spacciato decine di chili di eroina e cocaina. Adriano fu condannato a 7 anni, Tagliata a 8. Pene confermate nel febbraio '88 dai giudici della corte d'appello. I due sono usciti dal carcere nel 1991. Si sono rivisti. Ora Tagliata abita in via Sette Comuni 31. All'inizio del mese Adriano ha bussato alla sua porta: «Mi puoi dare ospitalità?». E all'amico ha parlato delle sue difficoltà, della donna che lo aveva lasciato. Ieri Tagliata è tornato a casa nella notte, erano le 2. «Vincenzo era a terra, una siringa infilata in un piede» ha detto al dottor Sergio Molino della mobile. Ma che cosa è davvero successo? Lo devono accertare i periti di medicina legale.