«E' Hitler il segreto del pensionato»

«E' Hitler il segreto del pensionato» USA Gli hanno offerto 5 miliardi, la sua casa è assediata, lui non conferma e non smentisce «E' Hitler il segreto del pensionato» Un ex colonnello avrebbe il cartéggio con Eva Braun WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Ma perché un esercito di storici, giornalisti, poliziotti e «occhi privati» continua a stringere d'assedio quella bianca, isolata «hacienda» ai confini del deserto del New Mexico, dove vive un tranquillo signore di 78 anni, agente immobiliare in pensione? Perché si sospetta, e con un certo fondamento, che Robert Gutierrez, ex colonnello dei servizi segreti americani in Germania durante la seconda guerra mondiale sia, nientemeno, l'uomo che possiede il carteggio intercorso tra Adolf Hitler e Eva Braun nei mesi precedenti il suicidio di entrambi. Poliziotti e investigatori a parte, attorno al1'«hacienda» di Gutierrez sono accampati Michael Walsh, corrispondente da Monaco di Baviera per «Time» e «Life»; Marian Earnest, specialista londinese in materia di autenticazione di documenti; e perfino Norman Scott, un cacciatore di tesori della Florida, una specie di Indiana Jones che, invece dell'Arca Perduta, dà la caccia al mitico «bottino nazista». Tutti aspettano e sperano che Gutierrez si decida a uscire dall'ambiguità, da quel «non confermo e non nego» che ha spinto la Scott ad alzare progressivamente la sua offerta a 3 milioni di dollari, circa 5 miliardi di lire. E' la stessa cifra che, nell'aprile dell"83, la rivista tedesca «Stem» pagò per aggiudicarsi i diari di Hitler, rivelatisi poi un'umiliante bufala. Ma, questa volta, molti elementi inducono a concludere che Gutierrez sia davvero in possesso delle centinaia di lettere che Hitler e la Braun si scambiarono tra Berlino e il Berghof, la villa sulle Alpi dove il «Fùhrer» aveva imposto alla sua amante di rimanere rifugiata fino a quando le permise di raggiungerla nel «bunker» per il matrimonio che precedette di 24 ore il suicidio di entrambi, alla fine di aprile del '45. E' stato Kenneth Alford, banchiere e storico dilettante della Virginia, a fornire 642 pagine di documenti del governo e dell'esercito americani, che hanno consentito di ricostruire la storia. Se ne ricava, innanzitutto, che Gutierrez è davvero un uomo importante. Fu lui a trovare e a consegnare agli Archivi Nazionali di Washington, dove sono tuttora custoditi, album fotografici della Braun, un suo diario del '35 e sette bobine di pellicola da lei girate. Inoltre si sa per certo che Gutierrez tenne qualcosa per sé, non è. dato sapere se per ricordo o per calcolo. Il 22 aprile del '45 Hitler ordinò a Johannes Gohler di distruggere gli effetti personali suoi e di Eva. Gohler aveva trovato parecchia roba, compreso due bauletti di lettere in ima fattoria di Fischhorn, nel Salisburghese, dove la coppia era stata nascosta per un certo tempo. Ordinò al suo sottoposto Franz Konrad di distruggere tutto, come raccontò lui stesso una volta fatto prigioniero. Konrad, poi impiccato in Polonia come criminale di guerra, gli fece avere un certificato di distruzione firmato. Gutierrez, invece, ritrovò il malloppo dietro una falsa parete della fattoria di Fischhorn, ma il carteggio non figurava tra il materiale che consegnò alle autorità militari. Ursula, ex moglie di Gohler, poi passata ai servizi alleati, raccontò allo scrittore inglese David Irving che se l'era tenuto Gutierrez. Diciotto anni dopo lo storico VVilli Korte scoprì una lettera scritta da Konrad alla madre a Schladming: «Dai le lettere all'ufficiale americano che si presenterà da te con questa lettera», la istruiva. Tutto autenticato. Paolo Passarmi Hitler e Eva Braun a Berchtsgaden in una foto del 1942

Luoghi citati: Berlino, Florida, Germania, Indiana, New Mexico, Polonia, Virginia, Washington