«I miei sospetti sui giudici che accusano solo Valenzi» di Augusto Minzolini

«I miei sospetti sui giudici che accusano solo Valenzi» Imposimato: l'hanno messo sotto inchiesta perché è del pds «I miei sospetti sui giudici che accusano solo Valenzi» L'INTERVISTA ^ACCUSE MAGISTRATO f ROMA ALEMA paragona la magistratura milanese ai soviet, dice che interferisce con il potere politico. Ma io non la penso come lui. E gente come Luciano Violante e Angela Finocchiaro è d'accordo con me». Si presenta così Ferdinando Imposimato, già magistrato famoso e ora deputato pidiessino. Lui è uno degli esponenti più in vista di una corrente tutta particolare del pds, che ha molta voce in capitolo a Botteghe Oscure, quella dei giudici. E proprio per Imposimato è arrivato il momento di porre un problema: perché la magistratura napoletana non è stata ispirata dal vento di Tangentopoli. «Se uno dovesse giudicare Napoli sulla base delle inchieste promosse dalla magistratura napoletana, verrebbe fuori che è una piccola Svizzera, un modello di pubblica amministrazione. Ma tutti sanno che Napoli non è la Svizzera». On. Imposimato, ce l'ha con i giudici napoletani? «Con una parte di loro sì. Bisogna tener conto che c'è un dato costante, che neppure il vento di Tangentopoli è riuscito a scalfire: tutte le inchieste che hanno coinvolto politici napoletani sono sempre state promosse da altre procure. Pomicino è stato messo sotto inchiesta dai giudici di Foggia. Michele De Mita dai giudici di Bologna. Il padre di De Lorenzo dai giudici di Roma. Per non tornare all'arresto di Armando De Rosa, l'assessore regionale ai lavori pubblici, incriminato da Nelson Salvarani. De Rosa, benché sia stato colto in flagrante, è ancora sub judice. Un fatto vergognoso». Mi scusi, un'inchiesta la magistratura napoletana l'ha promossa, è quella sull'ex sindaco Valenzi... «Appunto. Questo è un caso ridicolo rispetto al mare di illeciti che si commettono a Napoli. Secondo me Valenzi è sotto inchiesta solo perché è del pds. Chi indaga su di lui è il giudice Miller, cioè un magistrato lega¬ to alla de. Il fratello è stato sistemato da Paolo Pomicino, in più lui è uno di quelli che fanno parte degli elenchi dei "collaudatori". E l'inchiesta sui Valenzi serve solo a coinvolgere il pds dentro Tangentopoli». Si spieghi meglio. «C'è poco da spiegare. La verità è che come sempre il procuratore della Repubblica di Napoli è legato ai gruppi di potere della de». In altre parole la magistratura napoletana non agisce, o casomai agisce sul pds, e non sugli altri potenti del luogo, perché è vicina alla de? «Sì». E come la controlla la de? «Ci sono ad esempio molti magistrati che fanno parte degli elenchi delle commissioni di collaudo. In altre parole pur non sapendo un acca di ingegneria sono stati messi a controllare la regolarità dei lavori per la costruzione delle opere pubbliche. E per farlo hanno ricevuto compensi da 100-200 milioni. Tutta gente scelta direttamente dal commissario regionale straordinario, Fantini, a sua discrezione. In questo modo sono riusciti a coinvolgere la magistratura inquirente, quella che doveva colpire gli illeciti. Di fatto una forma sofisticata di corruzione». Non esagera? «Affatto. Ma non finisce qui. Oltre ai collaudi ci sono gli arbitrati. Quest'altro tipo di coinvolgimento ha il suo principale esperto nel presidente del Tar Brignola. Lui, ma non solo lui, è stato spesso chiamato a presiedere collegi arbitrali per dirimere controversie tra la Regione ed alcune case di cura private. Le spiego cosa avviene. Vengono creati apposta dei contenziosi: ad esempio, la Regione non paga delle prestazioni fatte da alcune cliniche private. Per risolvere questo tipo di questióne viene nominato un collegio arbitrale e puntualmente alla fine la Regione deve pagare, più o meno, il doppio del debito che aveva contratto. E su questo ri- sultato influisce un fatto non trascurabile: il compenso del collegio arbitrale viene calcolato in percentuale sulla somma dovuta. In altre parole, più paga la Regione e più alta è la parcella degli arbitri». Fantasia partenopea? «Già. Ma l'obiettivo è quello di neutralizzare la magistratura che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, visto che incarichi extra-giudiziari, come i "collaudi" e gli "arbitrati", vengono conferiti dagli stessi che dovrebbero essere inquisiti dalla magistratura». A Napoli Tangentopoli non sarà arrivata, ma quel comunicato letto da Borrelli in tv non è piaciuto neanche nel suo partito... «Io con Borrelli, D'Ambrosio sono amico da anni. E conosco anche Colombo e Davigo. State sicuri, nonne gente che vuole venire in Parlamento e tantomeno vuole diventare presidente del Consiglio oriministro: si sono comportati bene». Proprio nessun appunto? «Uno sì: perché tengono ancora in galera Greganti?». Augusto Minzolini «Perché non scoprono Tangentopoli partenopea?» Maurizio Valenzi (sotto) e Cirino Pomicino (a lato) Ferdinando Imposimato, già magistrato e ora deputato pds (a destra)

Luoghi citati: Bologna, Foggia, Napoli, Roma, Svizzera