Sogni iridati per la Salvador

Sogni iridati per la Salvador ATLETICA WMmm Ai Mondiali indoor buona prova di D'Urso e Di Napoli, eliminato Tilli Sogni iridati per la Salvador Domani all'alba la veneta cerca l'oro nella 3 km TORONTO. I campionati mondiali indoor di atletica leggera hanno preso il via ieri allo SkyDome, ricoperto all'esterno da una spessa coltre di neve. Gli azzurri nel complesso si sono ben comportati, accedendo quasi tutti al turno successivo, con soddisfazione del presidente della Fidai Gianni Gola che, appena arrivato in Canada, ha espresso in un comunicato il suo rammarico per le dimissioni dell'addetto alle relazioni esterne federali, Augusto Frasca, respingendone però le motivazioni che ritiene infondate. «L'atletica italiana è sana», dice il presidente federale, anche se per la Fidai è un momento difficile: perso Frasca, sta per perdere anche Sandro Giovannelli, in procinto di trasferirsi a Londra alla corte di Primo Nebiolo, alla laaf. Ma torniamo al buon inizio degli azzurri, ai quali hanno portato bene gli auguri del Comitato organizzatore della maratona di Torino. Le marciatrici Salvador e Sidoti si qualificano sulla distanza dei 3 chilometri; la prima vince addirittura la propria semifinale e appare candidata ad una medaglia. E' una gara molto attesa nel clan azzurro. La finale è prevista per le 21,20 locali (le 3,20 di domani mattina in Italia): la Salvador dovrà fare i conti con l'australiana Saxby, la svedese Swenson e la russa Nikolaeva. La veneta vanta già nel suo palmares due medaglie di bronzo ai Mondiali indoor e può sperare di arricchirlo. Buone notizie anche dal mezzofondo. Il siciliano D'Urso corre qualche rischio nel finale ma avanza negli 800 metri: secondo posto e turno superato. D'Urso ha il miglior tempo dell'anno, ma la sua è una gara difficilissima per la presenza di eccellenti corridori. Nei 3000 brilla Genny Di Napoli: 7'50"69 in una batteria vinta in scioltezza allo sprint dopo aver controllato saggia¬ mente i rivali fino agli ultimi 400 metri. Passa il turno anche la romana Capriotti nel salto in lungo, con 6,39: è l'undicesima misura, utile comunque per entrare nel gruppo delle dodici qualificate. Avanzano i lanciatori di peso Dal Soglio (19,49) e Zerbini (19,32), lontani però dall'americano Stulce, oro olimpico di Barcellona, autore di una bordata da 21,56 metri. Esce di scena invece, e per soli due centesimi di secondo, lo sprinter Tilli nei 60 metri (6"75), una gara che ha visto dominare il canadese Surin (6'59"). La finale vedrà lo scontro tra l'uomo di casa, Mitchell e Fredericks. Nello sprint femminile, assente la Ottey, grandi applausi per la campionessa di Barcellona, l'americana Devers, che corre in 7" 18, quattro centesimi meglio della russa Privalova. Attilio Monetti

Luoghi citati: Barcellona, Canada, Italia, Londra, Torino